CRESCE ANCHE A PIOMBINO LA PROTESTA STUDENTESCA
“Con questa riforma a scuola non si torna”, “Tagli? L’unico taglio fallo al tuo stipendio” e “No alla scuola privata! Mandaci i tuoi figli o sennò ce la paghi te.” sono stati alcuni degli slogan cantati oppure scritti sugli striscioni che i ragazzi avevano creato per manifestare, martedì mattina e per il secondo giorno, contro il decreto Gelmini che oggi verrà con molta probabilità approvato in Senato.
La protesta è dilagata anche a Piombino a partire da sabato scorso quando, nel pomeriggio, è stata organizzata una manifestazione in Piazza Costituzione alla quale, oltre agli studenti delle scuole superiori, hanno partecipato molti altri ragazzi più piccoli insieme ai loro genitori e ad alcuni professori. Alcuni di quest’ultimi hanno preso la parola durante la stessa manifestazione.
Con l’imminenza dell’approvazione del decreto e con lo sciopero generale della scuola del 30 ottobre è stata presa la decisione, per ieri mattina, di fare un sit-in di fronte al Liceo. L’affluenza è stata tale (da parte anche di altre scuole), così come la voglia di visibilità, da portare i ragazzi a spostarsi fino alle vie del centro con i loro cori e la loro protesta. Nel pomeriggio, sempre al Liceo, ha avuto luogo un’assemblea degli studenti per organizzare la giornata di oggi e per raccogliere le idee su qualche iniziativa.
Nell’assemblea indetta ieri al Centro Giovani, invece, sono state prese decisioni per la giornata di mercoledì 29. Oltre alla libera entrata nelle scuole, saranno quindi allestiti dei gazebi in centro per sensibilizzare le persone al problema ed inoltre è stata organizzata un’opera di volantinaggio davanti alle scuole elementari e ad alcuni centri commerciali. Le ragioni della protesta sono quelle che muovono ormai tutti gli studenti d’Italia ed in particolare si fa riferimento all’introduzione del maestro unico nella scuola primaria e ai tagli che scuole ed università dovranno subire per otto miliardi di euro con conseguente riduzione del corpo insegnanti.