CAMPIGLIA: VICINA LA PAROLA FINE PER LA CENTRALE A CASALPIANO?
Il consiglio comunale di Campiglia da il suo stop alla centrale a Casalpiano, e lo fa basandosi sulle motivazioni che avevamo anticipato in un nostro recente articolo.
Era infatti stata depositata presso gli uffici della Provincia di Livorno un istanza diretta all’approvazione del progetto definitivo di un impianto per la produzione di energia elettrica pari a 17, 076 Mwt da biomasse, nonchè opere e strutture ad esssa connessa, da ubicarsi nel Comune di Campiglia in Loc. Amatelo, e a breve termine si terrà la Conferenza di Servizi decisoria, convocata dalla Provincia di Livorno in qualità di Ente competente alla la valutazione del suddetto progetto.
Il Comune di Campiglia è tenuto a pronunciarsi in sede di Conferenza di Servizi sulla compatibilità urbanistica, e nelle motivazioni del suo no alla centrale farà riferimento al Dlgs n. 387/03 all’art. 12 comma 7 che prevede che nell’ubicazione degli impianti di produzione di energia elettrica si dovrà tener conto delle “disposizioni in materia di sostegno del settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali…così come del paesaggio rurale..” e che il PIT regionale prescrive la valutazione di tali impianti in coerenza con la disciplina del paesaggio, in particolare che l’art. 39 L.R.1/05 stabilisce che gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia necessari allo sviluppo connesse e delle attività integrate e compatibili con la tutela e l’utilizzazione delle risorse del territorio rurale, e pertanto anche di impianti come quello in oggetto, devono essere espressamente disciplinati dagli strumenti di pianificazione territoriale e dagli atti di governo del territorio.
Il comune di Campiglia, nell’esercizio della funzione di pianificazione e con l’obiettivo generale di stabilire norme che “garantiscono la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio rurale” nella localizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, così come previsto dalla normativa regionale, ha adottato la “Variante normativa ai PRG vigenti dei comuni di Campiglia marittima, Piombino, Suvereto in materia di installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e che l’Amministrazione comunale campigliese condivide appieno l’obiettivo finalizzato alla promozione dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, come fondamentale per uno sviluppo sostenibile, richiamando i principi contenuti dal protocollo di Kyoto, e gli strumenti di programmazione della Regione Toscana e della Provincia di Livorno.
Il consiglio comunale ha quindi emesso lo scorso 10 novembre un ordine del giorno che valuta
paesaggisticamente incompatibile ed inefficiente la localizzazione proposta; ritiene assolutamente inadeguate le infrastrutture esistenti per l’approvvigionamento delle biomasse necessarie ad alimentare un impianto di grandi dimensioni ed esprime la propria contrarietà alla localizzazione della centrale a biomasse da realizzare in loc. Amatelo.
Il consiglio comunale, che inoltre si impegna a mantenere alta l’attenzione su ogni fase del procedimento in oggetto, ha inviato comunicazione sul suo parere negativo all’operazione al Presidente della Provincia, al Presidente della Regione Toscana, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.