PIOMBINO: 350 MILA EURO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PROMONTORIO
350 mila euro in arrivo dalla regione per la valorizzazione del promontorio di Piombino, nell’ambito dei finanziamenti comunitari finalizzati a promuovere lo sviluppo sostenibili nelle Anpil.
I finanziamenti serviranno a sistemare e ad ampliare la rete sentieristica dell’area naturalistica che da Calamoresca si congiunge al parco archeologico di Baratti, con l’installazione di nuovi pannelli in un ambito di particolare pregio naturalistico e archeologico. La stessa area per la quale il comune ha chiesto la candidatura a sito Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Questi sentieri, della lunghezza di alcuni chilometri, metteranno in connessione l’antica città etrusca di Populonia con l’attuale città di Piombino, rafforzando il legame che esiste da oltre duemila anni di storia. Tutto questo con l’obiettivo di migliorare anche l’integrazione di funzioni tra il promontorio stesso e il parco, oltre che di favorire la fruizione dei valori naturalistici e culturali dell’area.
«Il finanziamento è stato ottenuto sulla base dello studio comunitario Rural Med, dedicato al tema della ruralità contemporanea nei paesaggi del Mediterraneo e legato alla nuova convenzione europea sul paesaggio – spiega l’assessore alla cultura Ovidio Dell’Omodarme – Il comune di Piombino vi ha partecipato insieme ad altri comuni toscani, tramite l’associazione “Atelier dei paesaggi mediterranei” e ad altre aree italiane ed europee tra cui la Sardegna, alcune zone del sud della Francia e della Spagna sul quale il comune di Piombino ha lavorato a lungo. Il progetto, che si è avvalso della consulenza scientifica del prof. Giorgio Pizziolo, ha recepito anche molte suggestioni della scuola elementare Diaccioni, nell’ambito di un’attività di carattere partecipativo».
Dallo studio della sentieristica esistente, è stato individuato un circuito principale, costituito da due percorsi orientati Nord-Sud, la “via del Bosco” e la “via dei Cavalleggeri”, tra loro collegati da più bretelle trasversali. Il circuito individuato è accessibile attraverso quattro “porte”: due interne a un’area a parco (Parco archeologico di Baratti a Nord, e Parco naturalistico del Falcone a sud) e due da Est attraverso gli Orti urbani dei Ghiaccioni e di Fiorentina.
Il progetto prevede dunque il recupero e la messa in sicurezza di questi sentieri e del tratto che dal monastero di San Quirico raggiunge l’omonima caletta, antico approdo a servizio del monastero stesso. Questo percorso, in vari punti, conserva ancora l’antico selciato.
In questi tratti saranno realizzati pannelli espositivi, un’adeguata cartellonistica, passamano in legno o staccionate in alcuni punti per la messa in sicurezza, in altre, a seconda della necessità, saranno tubati in maniera opportuna alcuni fossati. Alcune parti franate verranno ripristinate e saranno regimate le acque meteoriche.
L’inizio dei lavori è previsto per la prossima primavera.