IL CIRCONDARIO HA ADOTTATO IL PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Nei giorni scorsi la giunta esecutiva del Circondario (composta dai Sindaci dei Comuni della Val di Cornia) ha adottato il “piano intercomunale di protezione civile” che analizza i rischi sul territorio, individua le aree e le strutture vulnerabili, comprende le risorse disponibili per la gestione delle emergenze, stabilendone le principali procedure d’intervento.
In particolare, sono stati previsti tutta una serie di situazioni (dall’emergenza idrica a quella idrogeologica, dall’incendio boschivo all’incidente rilevante, ad altre emergenze) che potrebbero verificarsi nel territorio della Val di Cornia.
La stesura di questo piano rappresenta il primo atto operativo del “Centro Intercomunale di Protezione Civile della Val di Cornia”, costituito con apposita convenzione tra i Comuni di Campiglia M.ma, Piombino, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta, ai sensi della legge regionale n. 40 del 2001.
“Attraverso l’adozione del piano intercomunale di protezione civile – dice Giampaolo Pioli, presidente del Circondario della Val di Cornia – i Comuni hanno uno strumento operativo per fronteggiare le competenze ad essi attribuiti dalla normativa vigente, finalizzata soprattutto ad assicurare gli interventi indirizzati all’incolumità ed all’assistenza della popolazione, alla salvaguardia dei beni ed allo svolgimento delle attività pubbliche essenziali”.
Il piano intercomunale di protezione civile è stato trasmesso dall’ufficio associato del Circondario alla Regione Toscana ed alla Provincia di Livorno per i pareri di loro competenza. Una volta che saranno acquisite le varie osservazioni, il piano intercomunale sarà adottato dai rispettivi Comuni.
Tra gli altri compiti che i Comuni hanno delegato al Circondario c’è la gestione unificata di un “centro situazione” per quanto riguarda le “allerta meteo”, capace di rapportarsi con la Provincia e la Regione a seguito di eventi calamitosi. Si tratta del prossimo passaggio su cui dobbiamo lavorare, in modo da avere un punto unico dove, in caso di eventi calamitosi che interessino più comuni, si possa dirigere le operazioni in modo coordinato, distribuendo mezzi e risorse umane sul territorio. In tempi normali, il Circondario ha il compito di prevedere esercitazioni, informazioni alla popolazione e gestire i rapporti con enti ed associazioni.
Rimangono in carico ai Comuni la gestione dell’emergenza e le attività di censimento dei danni.
A seguito dell’approvazione del piano, i Comuni hanno espresso la volontà politica di gestire in maniera unitaria il “centro situazioni”, in modo da dare una risposta coordinata ai possibili eventi da fronteggiare.
“E’ stato fatto un gran lavorio per la conoscenza dei punti critici del territorio. Devo ringraziare i tecnici dei comuni che, nell’ufficio associato del Circondario hanno raggiunto un ottimo risultato” ha dichiarato il presidente Pioli.