PIOLI: RIDOTTO DI ¼ IL FONDO SOCIALE NAZIONALE
Il Presidente della Società della Salute Dr. Giampaolo Pioli commenta i tagli del governo ai servizi assistenziali. Leggiamo insieme la situazione in Val di Cornia.
«L’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Toscana – commenta Pioli – durante l’incontro con la Conferenza Regionale dei Sindaci, ci ha informato che il Fondo Sociale Nazionale è stato ridotto del 22%.
L’informazione della mancata copertura del fondo ci è arrivata, oltretutto, quando gli impegni assunti all’inizio dell’anno 2008 erano già stati realizzati per 10 dei 12 mesi dell’anno. La riduzione del Fondo nella Zona Val di Cornia è pari a e 250.000,00, corrispondenti a servizi da erogare a favore dei cittadini.
Ancora una volta, come già nel 2005, il governo di centro-destra dà un segnale di deciso abbassamento dei livelli assistenziali, nonostante le promesse populiste di questi giorni sugli interventi governativi a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Il recupero che il governo ha operato sui fondi del Welfare è quello che è stato sottratto agli interventi locali, senza darne comunicazione pubblica, mentre contemporaneamente si pubblicizza in modo enfatico un intervento a pioggia di contributi per sostegno ai redditi – € 480,00 annue pari a € 40,00 mensili – cifra che non solo non risolverà ma poco aiuterà le famiglie, le donne sole con figli, gli anziani in grave difficoltà economica. Di fatto si aggrava la situazione di quei cittadini in condizioni di disagio che, grazie alla conoscenza diretta da parte dei servizi sociali sul territorio, ricevono aiuto, sia attraverso sostegno economico diretto che attraverso servizi. La stessa situazione si è verificata con il taglio del contributo al sostegno agli affitti.
Nel 2008 tutti i cittadini che risultavano in graduatoria hanno ricevuto un contributo che ha consentito loro di sostenere il peso dell’affitto, quest’anno ne sarà escluso circa il 50%.
D’altro canto i Comuni non hanno possibilità di intervento per una situazione immobilizzata dei Bilanci.
Questa decisione avviene oltretutto in un momento di grave crisi generale, con molte famiglie che si troveranno a fare i conti con cassa integrazione o, peggio, mancanza di lavoro. Vogliamo denunciare con forza questa situazione insostenibile, che sposta dal centro alle periferie il peso dei problemi e fa mancare gli strumenti per risposte adeguate. Deve risultare chiaro ai cittadini che le risorse per gli interventi sociali sono diminuite e la responsabilità non è certo dei Comuni.