DIOCESI: GLI AUGURI DI NATALE DEL VESCOVO SANTUCCI
Mancano pochi giorni a Natale, in un anno che ha visto poche cose belle, e molte cose brutte. Il grande egoismo di pochi ha bloccato di fatto l’economia, ed il conto lo paghiamo tutti. Anche in Val di Cornia, abbiamo visto la crisi e fatti al limite della legalità, ma il caos per fortuna ancora non ha preso questo territorio, anche per la grande pazienza, che però sta per finire, dei suoi residenti. Ed è bene che i politici ne tengano conto, se non vogliono essere spazzati via dall’insoddisfazione generale. Abruzzo docet.
Buon Natale anche dal Corriere Etrusco, che sarà lieto, da ora a Natale, di ospitare altri interventi augurali. Cominciamo con quelli del nostro Vescovo.
«Sono grato alla redazione del giornale per questa occasione che mi offre di formulare ai lettori e ai cittadini un augurio per il Santo Natale e il nuovo anno 2009.
Certamente un augurio è sempre segno di speranza, di attesa di cose buone, di gioia; quest’anno sembra che questo non sia possibile a causa di quanto succede intorno a noi innescato dal crollo di una finanza presuntuosa quanto effimera, che sta investendo l’economia, la produzione, le famiglie… a catena, creando scompiglio e sofferenze.
Così che non sappiamo cosa accadrà domani e nell’incertezza siamo costretti a farci gli auguri a bassa voce.
Il Natale viene così a ricordarci che la storia dell’uomo può diventare storia di salvezza se sapremo accogliere Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo per noi.
La grotta, la stalla in cui nasce che il presepio ci ricorda, ci dice che la vita vince la morte non per le cose che la circondano ma per lo Spirito che l’anima.
Ci riuniamo attorno a Gesù bambino non perché aspettiamo qualcosa in dono, ma perché abbiamo capito che solo il Vangelo è la verità che libera l‘uomo.
Allora possiamo augurarci buon Natale.
Il sacrificio, la rinuncia, la fatica non ci faranno paura, non ci chiuderanno nei nostri problemi; con Gesù torna la speranza di un nuovo cielo e di una nuova terra in cui abitano la giustizia, che cercheremo assieme ai tanti uomini e donne che camminano sulla stessa strada e che scopriamo fratelli.
La solidarietà quest’anno sarà il nostro augurio e sarà il nome della speranza che il Natale ci dona».
Buon Natale.
+ Mons. Giovanni Santucci