I GIOVANI “INSEGNANO” E PROMUOVONO LA LEGALITÀ IN TOSCANA

Oltre 1.000 studenti, delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, provenienti da Pistoia, Carrara, Livorno, Lucca, Arezzo, Grosseto, Empoli, Figline Valdarno, ma anche Viareggio, Massa e chiaramente Firenze stanno seguendo la terza edizione della festa della legalità: un autentico successo, per una manifestazione che parla proprio a loro in prima persona.

«Un’affluenza come questa non si era mai registrata in questa manifestazione, è un segnale senza dubbio importante, frutto del lavoro dell’Ufficio scolastico Regionale che ha coordinato tutte le scuole ed agevolato le informazioni e la partecipazione dei ragazzi, ma direi che è anche il risultato del progetto di sperimentazione della didattica sul tema della legalità sostenuto dalla Regione Toscana, che ad oggi coinvolge 50 scuole toscane».

Così il vicepresidente della regione Toscana, Federico Gelli, ha dato il benvenuto alla giornata conclusiva della festa, a cui hanno preso parte proprio i ragazzi delle scuole impegnate a diffondere la cultura della legalità e della democrazia. Una festa che di anno in anno ha avuto simboli diversi, dalla sveglia che suonava l’ora legale al rosso pomodoro quali quelli coltivati nei campi confiscati alla mafia, ma che mantiene costante la propria volontà di proseguire nella battaglia per liberarsi dalla criminalità organizzata e per affermare la cultura della legalità.

E’ stato inoltre possibile visitare, presso la sede del Palazzo degli Affari, la mostra in memoria della strage di via dei Georgofili allestita nell’ambito del progetto “Le strade della legalità”, promosso da Syracuse University ed Ufficio scolastico regionale per la Toscana. Cinque istituti artistici toscani, infatti, hanno realizzato un progetto pilota per la realizzazione di alcune opere a memoria della strage di Via dei Georgofili, sperando che almeno una di queste trovi in seguito la sua collocazione nella medesima via. I ragazzi del Liceo Artistico Leon Battista Alberti, dell’Istituto d’arte di Porta Romana, dell’Istituto d’arte di Sesto Fiorentino, del Liceo Virgilio di Empoli e dell’Istituto comprensivo di Galluzzo hanno lavorato con grande impegno e, anche grazie alla partecipazione dell’Associazione dei familiari delle vittime, hanno realizzate opere d’arte in memoria della strage.

Scritto da il 22.12.2008. Registrato sotto Giovani e Sapere. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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