PD: COERENZA E RESPONSABILITA’ PER LE CAVE DI CAMPIGLIA
La Segreteria del Partito Democratico Federazione Val di Cornia-Elba, fa da un lato un apertura dall’altro un “rimprovero”, sulla posizione tenuta da Rifondazione Comunista in rapporto alle situazione delle cave di Campiglia.
Ma, visto che il PD si definisce “forza di governo”, farebbe bene ad affacciarsi “alla finestra” e dargli un occhiata per davvero alle cave, perchè li informiamo che noi umili giornalisti le colline le stiamo vedendo sparire “a vista d’occhio”…
«Apprezziamo lo sforzo del gruppo dirigente locale di Rifondazione Comunista nel formulare una proposta sulle cave di Campiglia, commenta la Segreteria del Partito Democratico Federazione Val di Cornia-Elba, che accogliamo come contributo alla discussione che si è aperta sulle proposte programmatiche del Partito Democratico e che vede in questo caso i dirigenti di quel partito, che fino ad oggi si sono caratterizzati solo per ricorsi alla magistratura o per l’adesione acritica ad ogni tipo di comitato uscendo da tutte le giunte di centrosinistra delle quali facevano parte, collocarsi finalmente sul terreno della proposta politica.
Tuttavia riteniamo che quando si discute di temi che riguardano la vita di tanti lavoratori e che incidono sull’insieme del modello di sviluppo della Val di Cornia e non solo sia necessario un maggiore approfondimento rinunciando alla demagogia. Come PD pensiamo che sia indispensabile verificare l’effettiva richiesta di materiale di cava da parte dell’industria, una volta usciti da questa fase di crisi della domanda di produzione siderurgica, per capire se è possibile impostare un piano che, mantenendo inalterati i volumi estraibili rispetto alle possibilità attuali, configuri progressivamente Monte Calvi come sito dedicato prevalentemente a questo tipo di attività.
Naturalmente per noi che siamo forza di governo tutto questo non basta, perché inquadrare l’attività estrattiva dentro il modello di sviluppo che abbiamo scelto per la Val di Cornia significa inserirla dentro ad un nuovo e più avanzato piano di compatibilità delle cave con il Parco e con le sue esigenze.
È singolare che nel comunicato di Rifondazione si critichino oggi atti risalenti al 2002 e cioè di due anni prima della scelta di Rifondazione Comunista di entrare in maggioranza proprio nel Comune di Campiglia, non si capisce davvero perché nel 2004 la revisione dei piani di coltivazione del 2002 non era un problema e nel 2008, dovrebbe esserlo.
Dal comunicato scopriamo anche che a Rifondazione sta a cuore la siderurgia ed intende difendere la produzione e l’occupazione che ne deriva, allora chiediamo ai rappresentanti di RC di essere coerenti e di sostenere l’Accordo di Pianificazione che prevede, tra l’altro, un nuovo impianto che darà al territorio 200 nuovi posti di lavoro e che contribuirà a diversificare la produzione siderurgica, rendendo così più competitivo il polo piombinese. Ricordiamo che l’Accordo è stato votato in Regione da tutto il centrosinistra compresi i partiti della sinistra tradizionale ed ha registrato l’astensione del centrodestra e di Rifondazione che a Piombino invece ha addirittura espresso la propria contrarietà assumendo una posizione ideologica e solitaria nel campo della sinistra.
Tralasciamo gli attacchi personali che ancora una volta ritornano nelle parole dei dirigenti locali di Rifondazione e che sono il segno inequivocabile di un modo di fare politica totalmente estraneo alla storia della sinistra e di quel degrado della politica che ogni partito dovrebbe combattere anziché alimentare».
La Segreteria del Partito Democratico Federazione Val di Cornia-Elba