AMERINI: PERCHE’ TAGLIARE I PINI A RIOTORTO?
Giampiero Amerini, capogruppo di AN in consiglio comunale a Piombino presenta un interpellanza sul recente abbattimento dei tre pini al campo sportivo di Riotorto.
«La fine del 2008 ha portato un’amara sorpresa ai cittadini di Riotorto, e in particolare agli sportivi. I “Tre Pini”, dai quali prendeva il nome il campo di calcio della frazione, sono stati abbattuti, trasformati in misera legna da ardere dalle motoseghe degli operai del comune. I tre alberi, piantati da alcuni sportivi circa cinquanta anni fa, sono sempre stati il simbolo dell’Associazione Sportiva Calcio di Riotorto e, di riflesso, del volontariato presente e attivo nella frazione. I “Tre Pini”, insomma, non davano solo il nome a un impianto sportivo, ma erano il segno della volontà e dell’efficacia di un gruppo di cittadini che, con il loro impegno disinteressato, cercano di tenere alto il prestigio sportivo, e non solo sportivo, del piccolo paese in cui vivono.
Quando mi hanno informato dell’abbattimento dei pini non riuscivo a crederci, pensavo a uno scherzo. Sono andato a verificare di persona, ho visto lo scempio e sono rimasto sbalordito. Sbalordito non solo per l’atto, per se già gravissimo, ma soprattutto perché commesso da un’amministrazione diretta da un sindaco che per molti anni ha fatto sport, e proprio calcio. Lei, sig. Sindaco, che si dice aveva “un buon piede”, ha giocato molte volte ai “Tre Pini”e sa benissimo cosa significavano per Riotorto quelle piante: dovrebbe anche immaginare lo stato d’animo dei cittadini della frazione. Per questo sono doppiamente sbalordito dello scempio commesso dalla sua amministrazione.
Ma poi cosa avevano commesso quegli alberi per essere eliminati così? Erano forse un pericolo pubblico? Non mi risulta. Crescevano maestosi, ben curati e non attentavano affatto la sicurezza dei cittadini. Non si può dire neppure che le loro radici danneggiavano strade o marciapiedi: il campo sportivo di Riotorto è fuori del paese, si può dire in campagna. Non ci sono a mio parere, e anche secondo moltissimi altri, motivi plausibili che possono giustificare l’abbattimento. Poi, se anche ci fossero, si aspettano quasi cinquanta anni per scoprirli? Se non vado errato dovrebbe esserci una legge che stabilisce che dopo un certo numero di anni subentra il “diritto acquisito” o qualcosa del genere. I tre pini avevano quasi mezzo secolo e, comunque, erano un simbolo, quasi un monumento, per i cittadini di Riotorto».
Amerini chiede di sapere chi ha deciso, e per quali motivi, l’abbattimento dei pini e degli altri alberi al campo sportivo di Riotorto. E inoltre se l’abbattimento di alberi d’età come quella dei pini di Riotorto è soggetto a discipline particolari. Chiede infine cosa si prevede al posto della siepe di alberi, ora abbattuta, per impedire l’accesso al campo in occasione delle partite.