PIOMBINO: COSA STA SUCCEDENDO A VILLAMARINA?
Dalla settimana prossima le analisi delle emoglobine glicate non saranno più eseguite nei laboratori di Villamarina. Anche queste provette migreranno per Livorno. I test riguardano in particolare pazienti diabetici che devono sottoporsi periodicamente al controllo. Sono circa ottomila i campioni analizzati ogni anno nell’ospedale piombinese e che, da ora in poi, lo saranno a Livorno.
Disagi e proteste anche in radiologia dove ieri diversi pazienti sono stati costretti a rimandare l’esame. Un altro medico ha dato forfait per problemi di influenza (è il terzo in pochi giorni) e il personale restante ha potuto garantire solo le emergenze. Le assenze per malattia hanno decimato una pianta organica già scarsa in partenza e denunciata alcuni giorni fa da Partito Socialista e Sinistra Democratica.
Anche l’UDC di Piombino vista la situazione davvero preoccupante pone importanti questioni all’ASL livornese. Leggiamo insieme l’intervento.
«La situazione in cui verte l’ospedale di Villamarina ci preoccupa – commenta Luigi Coppola segretario dell’UDC di Piombino – da più parti vengono denunciate situazioni di disagio che oramai si ripetono da diverso tempo.
Il personale in alcuni reparti è costretto a sopportare turnazioni al limite della sostenibilità e solamente grazie allo spirito di sacrificio di molti lavoratori i servizi mantengono uno standard di efficienza e qualità adeguate.
Ci sono reparti che sono chiaramente sotto organico, oltre all’inadeguatezza delle strumentazioni a disposizione che sono già da tempo tecnologicamente superate.
E’ evidente che serva un serio intervento di riorganizzazione, non è tollerabile che si possa andare avanti in questo modo, c’è il rischio che prima o poi la situazione possa precipitare.
A nostro avviso c’è molta confusione, non si capisce se, fra chi sostiene l’opportunità del nuovo ospedale in Val di Cornia ed i vertici della sanità livornese, ci sia unità d’intenti.
Non vorremmo incorrere nella possibilità che ci si possa trovare di fronte a due diverse prospettive di riorganizzazione del servizio sanitario provinciale, da una parte la politica locale che sogna in grande per il nostro territorio (nuovo ospedale in Val di Cornia) e dall’altra invece l’Asl 6 che ha già fatto i suoi conti, ritenendo le strutture ospedaliere della bassa provincia (Portoferraio e Piombino) non strategiche rispetto a quelle di Cecina e Livorno.
Se così fosse ci troveremmo di fronte ad un serio rebus politico amministrativo di difficile soluzione, per questo motivo auspichiamo che sia fatta chiarezza al più presto da parte degli organi competenti.
La proposta del Partito Socialista e di Sinistra Democratica riguardo ad una conferenza provinciale sulla Sanità ci trova pienamente d’accordo, anche se vorremmo sottolineare il fatto che mentre noi siamo una forza politica dichiaratamente di opposizione ed alternativa a chi governa il nostro territorio, loro ad oggi sono ancora in maggioranza in tutti i livelli amministrativi che hanno competenze sulle politiche sanitarie.
Invitiamo i vertici dell’Asl 6 – conclude Coppola – a farsi carico al più presto di tutte le problematiche inerenti alla situazione dell’ospedale di Villamarina, aprendo un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, in primis con le organizzazioni sindacali in modo da poter evitare che siano intraprese legittime azioni di sciopero che in questo momento non gioverebbero a nessuno».