PIOMBINO: DOCUMENTO PROGRAMMATICO TRA PS E SD
Un documento programmatico su cui articolare un confronto con tutte le forze politiche di centro-sinistra, in vista delle elezioni amministrative di giugno. E’ quello presentato questa mattina alla Saletta Rossa del Comune congiuntamente dal Partito Socialista e da Sinistra Democratica.
Non si tratta ancora di una dichiarazione di alleanza –il quadro sarà più chiaro verso febbraio-, ma di un incentivo a ripartire dai fatti.
“Le linee guida individuate nella bozza sono tre” spiega il segretario del Ps Stefano Ferrini “La creazione di uno sviluppo sostenibile, l’attenzione per le emergenze sociali messe in rilievo dalla crisi, e la creazione di maggiori spazi per la partecipazione attiva della cittadinanza.”
Grande risalto è stato dato alla necessità di diversificare l’economia del territorio, con l’obiettivo di recuperare posti di lavoro e di porre un freno alla fuga di capitale umano verso altre realtà. Tale diversificazione dovrà passare prima di tutto attraverso la valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale, sfruttando, fra l’altro, il ruolo trainante della Società Parchi Val di Cornia per favorire il settore turistico.
“Giudico immorale” ha commentato poi il capogruppo di Sd Ilio Benifei riguardo alla disastrosa situazione delle coste “non spendere i finanziamenti che esistono e che sono fermi da anni.”
Sarà inoltre importante rivedere il ruolo del comune, finora totalmente passivo, nella selezione delle imprese operanti sul territorio. La soluzione proposta è quella di individuare, tramite bando pubblico, una società di diritto privato che gestisca le aree produttive del Pip di Montegemoli e di Colmata-Gagno. Sul versante della grande industria, sono da sostenere l’esperienza del “mini mill” della Lucchini e della “nuova zincatura” della Magona, occupandosi al contempo di favorire le aziende artigianali che lavorano nell’indotto siderurgico.
Il coinvolgimento dei cittadini è un’altra questione di grande rilevanza nel documento proposto dai due partiti. Un’idea che va in questo senso è la modifica dello Statuto del Comune, pur nel rispetto della normativa nazionale, per porre freno al potere monocratico del Sindaco, a favore di un maggior ruolo di garanzia e di controllo da parte del Consiglio comunale. Altra proposta è il rafforzamento del potere decisionale del Circondario, da attuarsi contestualmente ad una apertura dello stesso alle rappresentanze politiche e sociali. Ma, sempre nell’ottica di una maggiore coerenza organizzativa e decisionale,
Ps e Sd auspicano da parte del Comune l’abbandono di alcune aziende partecipate ritenute inutili o dannose, come la Cevalco e la Società consortile energia Toscana. Capitolo a parte per la questione Asa, dalla cui esperienza fallimentare, hanno sottolineato Ferrini e Benifei, si dovrebbe procedere ad un ritorno alla gestione pubblica dell’acqua: un’idea presente, fra l’altro, anche nel nuovo manifesto del Pse (Partito del Socialismo Europeo).
Un’ultima nota di preoccupazione è stata espressa, come già in precedenza, per la situazione dell’ospedale, la cui posizione decentrata sul territorio dovrebbe invece favorirne la riorganizzazione e l’ottimizzazione dei servizi.
Matteo Toffolutti