NO FANGHI: SE ANSELMI NON PIANGE, NOI SORRIDIAMO
«Se i fanghi di Bagnoli non arrivano – commenta il sindaco Gianni Anselmi – non mi do al pianto. La questione riguarda soprattutto l’Autorità portuale e le prospettive di sviluppo del porto, al quale verrebbero a mancare delle risorse». E’ stato questo il commento che il sindaco di Piombino Anselmi ha recentemente fatto ad un altra testata giornalistica sulle nuove problematiche nate per la rimozione della colmata di Bagnoli. Ma il comitato NO FANGHI non ci stà, e replica con un comunicato che riportiamo integralmente e al quale i nostri lettori potranno commentare sul forum.
«E’ un uomo tutto d’un pezzo il nostro Sindaco. Lui non si darà al pianto se non arriveranno i fanghi da Bagnoli. Se lui non piange noi sorridiamo e con noi sorridono i circa 5000 firmatari della petizione che ad agosto 2007 gli dissero subito che era un’operazione sconsiderata caricare 3 milioni di mc di rifiuti industriali su 2000 bettoline e trasportarli via mare quando di rifiuti analoghi ne abbiamo fin troppi qui.
Ma lui (certo in buona compagnia, con Guerrieri, Bersani, Pecoraro Scanio, Matteoli e relativi partiti, ecc) senza piangere tirò diritto.
E come era determinato: “Svolta epocale, occasione storica per il territorio”, senza quei fanghi non si poteva fare nulla e via con le campagne di comunicazione, le cartine, i plastici, le firme su accordi uno dietro l’altro! Era talmente determinato che negò con motivazioni pretestuose ai piombinesi il diritto di esprimersi con il referendum, tale era la paura che bocciassero quell’operazione. E ora cosa ci vuole far credere, che non gliene importa nulla, dopo aver legato tutte le ipotesi di sviluppo di Piombino al carro di Bagnoli?
Non gliene importa nulla di aver danneggiato questo territorio avendolo privato della minima realistica previsione di sviluppo futuro ?
A Napoli si scopre che non ci sono i soldi sufficienti per rimuovere la colmata e viene fuori quello che il Comitato ha sempre detto, cioè che quei rifiuti devono essere utilizzati lì mentre noi dobbiamo bonificare Piombino. E del resto che i costi delle opere previste a Bagnoli ed a Piombino erano sottostimati, perché fondati su progetti che non esistevano, il Comitato l’ha sempre detto ma naturalmente non si è voluto ascoltare.
Ma a giugno si vota e come si farà a rendere conto agli elettori piombinesi del fallimento, questo si “epocale”, di tutta la baracca? E’ veramente curioso vedere come i fanghi di Bagnoli siano completamente spariti da tutti i discorsi dei partiti locali impegnati in questi giorni a definire programmi e alleanze. In ogni caso ricordiamo che sarà il Comitato a far tirar fuori la testa dalla sabbia a chi lì la vuole tenere ancora nonostante l’evidenza dei fatti.
I piombinesi devono sapere quel che succede. Saremo noi ad informarli, a fare iniziative, ad intervenire, nelle forme e con le modalità che democraticamente e in contatto con i cittadini, riterremo più opportune. Sempre con due obiettivi: che non arrivino a Piombino 3 milioni di mc di fanghi e che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi in tutti i modi».