AMERINI: SPARITI 1,4 MILIONI PER L’EROSIONE COSTIERA
Riportiamo integralmente un intervento di Giampiero Amerini capogruppo in Consiglio comunale di AN a Piombino sulla « scomparsa » di 1,4 Milioni di Euro destinati alla città di Piombino per le opere di protezione della costa.
« La risposta dell’assessore Francardi alla mia interpellanza – inizia Amerini – sui danni causati dalle mareggiate sulla costa Est, oltre alle molte perplessità, ha rafforzato il dubbio che gli interventi tanto propagandati siano in realtà solo una “telenovela”… senza lieto fine. Intanto non ha risposto alla domanda principale: “Quando inizieranno i lavori per fermare l’erosione?”. Questo forse perché già troppe volte ha indicato una data risultata poi … non rispettata. Ma quello che più fa pensare è che ora i finanziamenti a disposizione per la Costa Est, si dice ancora nelle casse provinciali, sono scesi, dai 2.800.000 euro iniziali, a soli 1.400.000.
La Regione Toscana, nel lontano 2001, ha messo a disposizione della provincia di Livorno una somma di oltre 5.000.000 di euro per interventi a difesa della Costa Est e di Baratti. Sono passati più di otto anni e i finanziamenti, quelli rimasti, sono ancora in mano alla provincia e non sappiamo se e quando potranno essere utilizzati. Si tratta di burocrazia o d’incapacità amministrativa? Della Provincia, del Comune o di ambedue? Anche se il Comune non avesse colpa di questi ritardi, il solo fatto di accettare passivamente e in silenzio questa situazione, lo rende responsabile, al pari della provincia, del danno causato dall’erosione alle nostre coste.
La Parchi Val di Cornia, che gestisce la fascia costiera, ha responsabilità? A mio parere anche lei ha la sua parte. In base alla convenzione stipulata col comune di Piombino dovrebbe eseguire la manutenzione di tutta la zona a parco della Costa Est: non mi sembra che abbia fatto molto. In compenso, però, incassa i ricavi della gestione dei parcheggi e dei canoni delle concessioni delle strutture balneari. Forse il comune, vista la situazione catastrofica delle coste, dovrebbe rivedere la convenzione e stabilire che i ricavi fossero utilizzati per fermare l’erosione. Sarebbe ancora meglio la gestione diretta da parte del comune, almeno per quelle strutture realizzate con risorse pubbliche.
In questi anni il mare ha arrecato danni enormi alle dune, agli alberi e agli impianti balneari. Alcuni gestori sono in seria difficoltà: non possono ogni anno riparare le strutture che, in effetti, non sono di loro proprietà. E’ vero quanto affermato dall’assessore Francardi che le condizioni erano ben specificate nel bando, e le hanno accettate, ma è altrettanto vero che, se gli interventi per la difesa della costa erano stati effettuati come previsto, la situazione attuale sarebbe stata notevolmente diversa. Il rischio grosso è che questa situazione possa avere ripercussioni sulle presenze turistiche della prossima stagione. Nel frattempo l’erosione continua, e anche la “telenovela”, ma non sembra che questo interessi molto ai nostri amministratori».