PIOMBINO: PARI OPPORTUNITA’ IN DIFESA DELLE DONNE
In questi ultimi mesi abbiamo assistito a valanghe di parole e lacrime di comprensione dalle TV, alle radio, ai giornali verso le sempre più numerose vittime di violenza.
«Tutto questo interessamento ovviamente è positivo – commenta la presidente della Commissione per le Pari Opportunità Stefania Bardini – ed ha il merito di portare allo scoperto un problema che da sempre è stato considerato dalla “morale comune ” più come fatto privato, che non un fatto pubblico e culturale. Le ultime cronache di violenza carnale hanno innescato una corsa senza precedenti alla solidarietà, robustamente sostenuta da cifre, dati, opinioni ecc.
Forse tutto questo darà maggiore forza a quelle donne che intenderanno denunciare, e forse farà comprendere a tutti quanto grave è il problema.
Ma non di soli dati si vive, anche se conoscerli ci aiuta a capire. Occorre che dopo la conoscenza e l’analisi si passi ad interventi concreti, per contrastare il reato, fuori e dentro casa. Occorre che il reato sia perseguito con tutti i mezzi necessari, comprese le intercettazioni. Occorre che le pene siano certe e fatte scontare per intero.
Ma soprattutto occorre prevenire ed educare al rispetto. Rispetto della persona, rispetto delle leggi.
Ma che fine ha fatto – insiste Stefania Bardini – il disegno di riforma della legge sulla violenza sessuale presentata il 1 luglio 2008 dall’allora ministra alle pari opportunità.
La legge c’è, per giunta in un testo unificato, che cosa manca per renderla EFFETTIVA?
Manca l’impulso all’iter Parlamentare, sino all’approvazione.
I Parlamentari sono troppo impegnati ad apparire in TV per parlare degli atti di violenza, per poterla votare? E la ministra preposta che cosa fa?
Intanto i numeri sulle violenze alle donne salgono:
6.271.000 donne che hanno subito violenze fisiche, sessuali, psicologiche dal proprio patner
5.000.000 solo quelle sessuali
1.000.000 gli stupri o tentati stupri
2.077.000 le donne oggetto di stalking da parte di mariti o ex fidanzati o ex, conviventi ecc…
1.400.000 le minorenni vittime di violenze sessuali e fisiche.
Intanto solo il 7,3% delle donne hanno denunciato gli abusi, analizzare il perchè ci porterebbe molto lontano.
In attesa della nuova legge – conclude il cominicato della commissione pari Opportunità – che ci pare questa sì dovrebbe avere una corsia preferenziale, chiediamo : l’applicazione delle norme già esistenti, di non tagliare risorse al fondo antiviolenza nazionale, che finanzia tanti centri di aiuto ed ascolto, di intervenire sulla sicurezza ma soprattutto sulla PREVENZIONE DEL FENOMENO, chiediamo che vengano promosse delle campagne antiviolenza per informare le donne che denunciare si può, e che non saranno lasciate sole.
chiediamo l’istituzione di corsi di educazione al rispetto della differenza femminile da farsi nelle scuole, per aiutare i nostri giovani ad imparare il rispetto della dignità verso tutti».