PIAZZA MANZONI: VIA AI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA COSTA
Lunedì 9 febbraio, tempo permettendo, iniziano le opere di ricostruzione e di messa in sicurezza della scarpata di piazza Manzoni, dopo la frana del 28 novembre scorso. Si tratta di una prima parte di interventi, propedeutica alla successiva ricostruzione del muro di sostegno e della parte di piazza prospiciente il mare, che servirà a proteggere questa parte di costa e la viabilità da ulteriori fenomeni franosi.
A eseguire i lavori la ditta “Uomini, terra, ambiente”, una soc. agricola Cooperativa di Castelnuovo Garfagnana (LU) che ha un curriculum di prim’ordine nel campo degli interventi sulle frane e che ha collaborato con vari enti, soprattutto pubblici. Costo del lavoro circa 300 mila euro.
Per la messa in sicurezza dell’area, dunque, sarà tolto una parte di terreno dall’area davanti alla nicchia di distacco e dai resti del muro, in modo da alleggerire la parte franosa. Per sostenere la strada e come ulteriore garanzia di sicurezza nei confronti delle abitazioni, sarà collocata a bordo strada, lato mare, una palificata lunga 45 metri che affondi nel terreno roccioso sottostante.
A questa verrà aggiunta una seconda palificata, di circa 10-15 metri, che abbia la funzione di consolidare ulteriormente il terreno vicino alla villa vicina alla frana, e per realizzare in sicurezza la pista di discesa al livello della base del muro. Lo scavo sarà protetto dalle infiltrazioni di acqua e dal dilavamento superficiale attraverso la collocazione di un rivestimento antierosione di protezione e attraverso un trattamento di stabilizzazione, idrosemina, che potrà favorire la formazione di un veloce strato verde.
Il vialetto confinante con il muro sarà poi pavimentato ed avrà una fossetta laterale per convogliare l’acqua verso il punto più depresso nella parte sud est del muro e per canalizzarla in una tubazione verso il piazzale sottostante e verso il mare.
Per consolidare anche il pendio a valle della frana, dove è tuttora depositato il materiale franato, sarà predisposta una barriera paramassi in acciaio, tiranti orizzontali e reti, collocate alla base del pendio stesso. La struttura sarà fondata sul piano del piazzale di alaggio, a una distanza di circa 3-4 metri dal muretto stesso. Nessun problema per la barche del piazzale di alaggio, che non dovranno essere rimosse.