COSTA EST: FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
L’assessore Francardi torna sull’argomento dell’erosione della Costa Est, dopo gli articoli di Giampiero Amerini e di Adriano Bruschi di Legambiente. Ma Amerini di AN e Benifei di SD pongono nuove questioni…
«Da oltre tre anni il comune di Piombino sta cercando di ottenere dalla provincia di Livorno il trasferimento dei finanziamenti per procedere all’affidamento alla società Parchi dei lavori di ripascimento – afferma l’assessore all’ambiente Luciano Francardi – Ed è ormai di due anni fa, maggio 2007, la firma di un protocollo tra comune di Piombino, provincia di Livorno e circondario della Val di Cornia, per il ripristino del sistema dunale e retrodunale nel tratto compreso tra Torre del Sale e Carbonifera. Purtroppo dalla provincia non sono pervenuti fino ad oggi segnali di un cambio di passo e i ritardi a questo punto ci mettono in grande difficoltà ».
Per contrastare il fenomeno dell’erosione, infatti, la Regione ha stanziato da tempo risorse finanziarie pari a 2,5 mil/euro per gli ambiti di Baratti e Sterpaia nella Costa Est. Di questi, 1,4 milioni sono per la Costa Est e sono attualmente nella disponibilità della provincia di Livorno.
«Anche se gran parte dei problemi attuali sono il risultato di interventi di difesa effettuati in passato, è evidente che le opere realizzate a suo tempo dal Corpo Forestale dello Stato, così come in tempi più recenti quelle poste in essere dalla Parchi Val di Cornia, appaiono spesso inadeguate a fronteggiare fenomeni erosivi connessi con eventi meteorologici come quelli che hanno colpito la nostra regione nei mesi e nei giorni scorsi».
«Nel corso di questi anni sono stati attivati studi sull’area, tesi a verificare la portata del fenomeno per definire le migliori linee di intervento – continua ancora Francardi – la linea che è prevalsa in Toscana per il riequilibrio degli arenili è stata quella del ripascimento dei litorali. Ricordo inoltre che sono in corso le verifiche (che sembrano al momento avere dato esito positivo in termini di compatibilità ambientale) per il riutilizzo in opere di ripascimento dell’arenile della Costa Est, delle sabbie provenienti dall’approfondimento del porto dell’Enel».
«Del tutto fuori luogo invece il riferimento di Bruschi alla costruzione dei parcheggi, seconde case ecc. – continua Francardi – I piani urbanistici elaborati e il Piano Strutturale in primo luogo, infatti, sono in controtendenza rispetto a quanto afferma Legambiente nel suo intervento, perché pongono un limite molto chiaro a nuove edificazioni sulla costa. Allo stesso tempo i parcheggi sono stati realizzati proprio per regolamentare gli accessi, razionalizzare la pressione antropica su tutta la costa, evitare soste selvagge, garantire misure di sicurezza.
L’amministrazione comunale in questi anni si è posta gli obiettivi di salvaguardare il parco e di migliorare la qualità dei servizi alla balneazione. E questo è stato ampiamente riconosciuto anche dal conferimento della Bandiera Blu lo scorso anno. Parlare quindi di una politica che ha puntato solo alla crescita quantitativa di strade, seconde case, spiagge private ecc., è assurdo, strumentale e non suffragato dai fatti ».
AMERINI: FRANCARDI PRENDE ATTO DELLA SITUAZIONE
«Il ritardo sugli interventi di difesa dall’erosione delle spiagge della Costa Est e di Baratti è colpa della Provincia di Livorno – commenta Giampiero Amerini capogruppo di AN in consiglio comunale a Piombino.
L’assessore Francardi, devo prenderne atto, finalmente ha avuto il coraggio di dire pubblicamente come stanno veramente le cose, anche se questo non scagiona l’amministrazione comunale che in questi anni è stata a guardare e a subire. Ma quella che maggiormente mi preoccupa, fra le affermazioni dell’assessore, è la cifra che è “rimasta” per la difesa delle coste. Siamo scesi, infatti, da oltre cinque milioni, agli attuali due e mezzo: di questi 1.400.000 per la Costa Est e solo 1.100.000 per Baratti. Questo vuol dire che, se per la Costa Est con quella cifra si fa poco, per Baratti non si fa assolutamente nulla. A proposito di Baratti, mi sbaglio o doveva divenire Patrimonio dell’Umanità?
E dato che sono a parlare di quella meravigliosa località del nostro comune, voglio ricordare che stiamo ancora aspettando il tanto decantato piano particolareggiato. Mi sorgono forti dubbi in merito, anche perché qualcuno potrebbe pensare che, con questa situazione, sarebbe più facile trovare privati disposti ad accollarsi le spese per le opere di difesa della costa. I privati, questo lo sappiamo benissimo, non danno nulla se non hanno un ritorno. Ma torniamo alle colpe della Provincia e ai rapporti che ha col nostro comune.
Intanto alla presentazione del bilancio della Provincia non ha partecipato nessun consigliere del Partito Democratico e neppure il Sindaco: questo non mi sembra un segnale di … “rapporti armoniosi fra i due Enti”. Comunque, le battaglie si vincono combattendo e non abbandonando il campo. Per gli amministratori livornesi, come ho avuto modo di dire in quella riunione, la provincia finisce a Cecina. Questo non vale solo per l’erosione delle coste, ma anche per la sanità, per il servizio idrico, per la viabilità e … per tutto insomma. Occorre dire con forza che siamo stufi di essere presi in giro e che non vogliamo le briciole, ma quello che ci spetta di diritto. Piombino non può accettare di essere considerata terra di conquista, dove tutti prendono senza restituire nulla. Le risorse che provengono dal nostro territorio devono essere usate per la difesa e la protezione dello stesso, e per migliorare la vita dei cittadini che ci abitano, il resto è secondario.
L’assessore Francardi ha fatto il primo timido passo, – conclude Amerini – ora credo che anche il Sindaco deve prendere posizione, non solo sull’erosione delle coste e sulle prospettive per Baratti, ma anche su tutti gli altri problemi».
BENIFEI: LA COSTA EST IN CONSIGLIO COMUNALE
La situazione della Costa est, devastata dalle forti mareggiate, approderà preso in consiglio comunale. Il capogruppo di Sinistra democratica, Ilio Benifei, ha infatti presentato un ordine del giorno che contiene un ultimatum: «Il Comune richiami la Provincia ad operare affinché entro un mese sia presentato il piano degli interventi e la cifra di 1,4 milioni sia interamente spendibile da quest’anno».
Benifei chiede anche altri impegni, in considerazione «dell’inerzia di iniziative per gli interventi di protezione della duna, contro l’erosione delle spiagge, per mettere in sicurezza la parte del territorio retrodunale, così come le attività commerciali e gli stabilimenti balneari».
«Ulteriori ritardi negli interventi di ripristino ambientale, di ripascimento, di protezione della duna, avrebbero come conseguenza effetti disastrosi e irreversibili – dice Benifei – per il mantenimento di un patrimonio naturale e economico».
Il capogruppo di Sd chiede dunque anche che sia immediatamente definito, e messo urgentemente in atto, un intervento straordinario del Comune e della società Parchi per la rimozione dei detriti, per la messa in sicurezza e la salvaguardia della duna (anche con divieti di passaggio). E invita il Comune in rapporto con la Parchi, a valutare, in relazione ai danni subiti dalle attività produttive della costa, aiuti a fronte alla situazione straordinaria che si è prodotta».
E anche il presidente della Provincia Kutufà dovrà rispondere ad un’interrogazione presentata dal capogruppo del Prc Luciano Giannoni, che chiede conferma delle affermazioni fatte nei giorni scorsi dall’assessore comunale all’ambiente Francardi. «I ritardi nella lotta all’erosione a Baratti e nella Costa est – aveva infatti detto Francardi – sono responsabilità della Provincia in quanto da oltre tre anni il Comune sta cercando di ottenere il trasferimento dei finanziamenti».
Se le affermazioni di Francardi sono vere, Giannoni chiede quali provvedimenti intende adottare la Provincia per porre fine ad un ritardo colpevole che ha, come conseguenza, un progressivo danneggiamento delle coste del promontorio di Piombino».