AMBIENTE: «PIOMBINO, NATURAL PROFUSION»
In un articolo dell’Espresso del 19 febbraio 2009 dal titolo “L’Italia dei Veleni” c’è una sotto sezione dedicata alla nostra regione intitolata “Scandalo Toscana”. Leggiamola insieme…
«Scandalo Toscana: Anche se in qualche caso le analisi disponibili sono datate, in pochi credono che di recente la situazione sia migliorata. Anche perchè il ripristino delle aree resta inchiodato, in pratica, all’anno zero.
Il caso Toscana è emblematico: oltre a Orbetello nella “Black List” dei SIN (Siti d’interesse nazionale) è ben rappresentata anche da Livorno, Massa Carrara, la discarica delle Strillaie (Grosseto) e Piombino.
Per mettere in sicurezza le aree servirebbero 500 milioni; in vent’anni ne sono stati spesi una trentina. Un fiume di soldi finito quasi tutto in analisi preliminari e nella perimetrazione.
«A Piombino c’è inquinamento atmosferico da polveri, benzene, accumulo di residui di lavorazioni in attuali situazioni di rischio, la falda artificiale è contaminata, ci sono dicariche di rifiuti pericolosi», recitava un decreto del 2001 voluto dall’allora ministro dell’Ambiente Matteoli. Finora è stata ripulita solo la banchina “dei Marinai”. (…)»
Certo bisogna ammettere che la qualità dell’aria in questa città è migliorata sensibilmente da allora, ma tutte le problematiche relative alle varie discariche, più o meno abusive, sono tutte intatte dalla fotografia del Ministro Matteoli del 2001 fino ad oggi.