NO FANGHI: SBAGLIARE E’ UMANO, PERSEVERARE DIABOLICO

«Il presidente dell’Autorità portuale Guerrieri nel passato – inizia il comunicato del Comitato NO FANGHI – dichiarava che quel che si diceva dei problemi insorti a Bagnoli per la rimozione della colmata erano tutte chiacchiere. Ora invece ci informa che é nato un problema sulla stima del progetto, che avrebbe un costo esuberante rispetto alle previsioni. Ci informa anche che il direttore del ministero dell’ambiente – quello che aveva dato tante assicurazioni al Sindaco Anselmi e delle quali questi si era fatto forte- sta andando in pensione. E poi tante altre cose a dimostrazione che ormai il progetto fanghi di Bagnoli è crollato e con esso il mito della svolta epocale tanto sbandierata dal Sindaco.

Non chiediamo a nessuno di ammettere che coloro che l’avevano pronosticato a suo tempo in fondo avevano ragione, ma almeno chiedere scusa alla città questo sì sarebbe il minimo.

Ma addirittura si persevera con i pasticci. Guerrieri afferma infatti: “secondo le previsioni del Prp, abbiamo 7 milioni di metri cubi da riempire. Circa 3,5 milioni servono per il materiale di dragaggio del nostro porto, il resto può essere a disposizione del dragaggio di Bagnoli”.

Allora ricordiamo a Guerrieri: 1) non ci sono i soldi per il progetto complessivo di vasche per 7 milioni di metri cubi e relative banchine; 2) per fare le vasche da 7 milioni di metri cubi e panchinarle (cioè renderle fruibili come moli del porto) occorre attuare per intero i progetti del piano regolatore che sono faraonici e costano complessivamente 700- 800 milioni di euro, come stima l’accordo di programma quadro firmato a dicembre 2007; 3) ora sono disponibili finanziamenti che non coprono neppure la prima fase dell’attuazione dell’accordo; 4) le vasche attualmente ultimate o in costruzione consentono a malapena di ricevere il materiale di dragaggio del nostro porto. Guerrieri insomma continua a chiacchierare invano.

A Bagnoli – concludono i NO FANGHI – hanno deciso che un’opera va iniziata quando sono certi i finanziamenti per poterla portare a termine e ci sembra una decisione sensata. E’ possibile che a Piombino questa logica non si capisca proprio? E’ possibile che non si capisca che se a Bagnoli i soldi sono mancati è perché l’Accordo di Programma non poggiava su alcun progetto e che dunque, a parte tutto, anche le previsioni per le opere di Piombino erano puramente inventate? In quale pasticcio ci hanno cacciato!»

Scritto da il 23.2.2009. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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