CRISI SIDERURGICA: LUCCHINI TAGLIA 600 POSTI DI LAVORO
L’assessore Simoncini telefona al sindaco Anselmi e annuncia una task force regionale urgente a Piombino.
Nelle prossime settimane, forse già tra pochi giorni, la task force voluta e messa in piedi dalla Regione per affrontare la crisi farà tappa a Piombino: per parlare dei tagli paventati alla Lucchini e della situazione del settore siderurgico in generale.
«Appena oggi ho avuto notizia del piano di riorganizzazione prospettato alla Lucchini, con la possibile perdita di 600 posti di lavoro, – spiega l’assessore al lavoro, Gianfranco Simoncini – mi sono subito messo in contatto con il sindaco della città Gianni Anselmi manifestando la preoccupazione anche della Regione, dopodiché, assieme al presidente Martini, abbiamo deciso di convocare urgentemente una riunione della task force». «La data della visita a Piombino – aggiunge – sarà decisa già mercoledì».
Martedì i dirigenti della stabilimento della Lucchini a Piombino avevano manifestato ai rappresentanti sindacali la volontà di rivedere l’assetto organizzativo dello stabilimento. La produzione si ridurrà a 1 milione e 100 mila tonnellate di acciaio, la metà della capacità produttiva degli impianti. La prima conseguenza sarà il mancato rinnovo dei contratti dei precari (420 lavoratori), a cui potrebbero aggiungersi 180 prepensionamenti.
L’azienda ha invece confermato gli investimenti strategici connessi alla realizzazione di un nuovo laminatoio e al potenziamento dell’altoforno, quando le condizioni del mercato lo permetteranno. La Lucchini aveva già affrontato la crisi ricorrendo alla cassa integrazione, che ha interessato circa 450 lavoratori.