PIOMBINO: UNA GUIDA ALL’ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI CITTADINI
Si chiama “Curiosando per Piombino…” ed è una mappa della città di Piombino che misura il grado di accessibilità, sulla base della presenza o meno di barriere architettoniche, dei principali edifici pubblici della città: parrocchie, scuole, impianti sportivi, farmacie, uffici postali, supermercati, stazione, Polizia di Stato, musei, cinema e così via.
In tutto 126 edifici in tutta la città, di cui un’ottantina circa sono stati censiti con un’accessibilità molto buona e altri venti con un’accessibilità buona. Il resto sono risultati non visitabili o non valutabili.
La mappa, elaborata in collaborazione con il Liceo artistico “Leon Battista Alberti” e con l’IPSSCT “A Ceccherelli”, è il risultato di uno studio proposto dall’assessorato alle politiche sociali con la consulenza scientifica del dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del territorio di Firenze, che sarà presentato ufficialmente lunedì 6 aprile all’auditorium del Centro Giovani alle 9,30. All’iniziativa interverranno l’assessore alle politiche sociali Anna Tempestini, il prof. Manlio Marchetta dell’università di Firenze, Fabio Roggiolani, presidente della IV Commissione del consiglio regionale toscano, Giuseppe Trieste, presidente del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA), Laura Bandini, assessore all’istruzione provincia di Livorno, Fabrizio Martinolli, preside dell’IPSSCT “Ceccherelli” di Piombino, il sindaco Gianni Anselmi. Sono previsti inoltre interventi degli studenti che hanno collaborato: Letizia Gentili, Matteo Mazzoni, Martina Cavallini. Al termine della mattinata gli stessi studenti del “Ceccherelli” offriranno un buffet a tutti i convenuti.
“L’intervento si rivolge a tutti i cittadini in genere – spiega l’assessore alle politiche sociali Anna Tempestini – in quanto l’accessibilità ha una ricaduta non solo sul disabile ma anche sull’anziano, sui bambini e in generale su tutti coloro che, anche se temporaneamente, si rapportano con il mondo esterno con un capacità d’interazione diversa rispetto agli standard convenzionali. Si rivolge poi in modo particolare ai giovani come soggetti protagonisti dell’investimento sullo sviluppo futuro, e ai gestori dei servizi pubblici e privati perché l’immagine del servizio al cittadino non sia solo quella del comfort e dell’efficientismo ma anche quella dell’inclusione e della socialità”.
Il progetto è stato condotto in tre fasi nell’arco di tre anni consecutivi, per promuovere l’autonomia delle persone disabili, ma anche per mettere a disposizione uno strumento che può servire all’amministrazione per migliorare situazioni ancora critiche, e per facilitare allo stesso tempo la partecipazione pubblica e la solidarietà sociale. Il costo totale dell’intervento triennale è stato di 15 mila euro.