COME UN UOMO SULLA TERRA, IL FILMATO DELLA MEMORIA MIGRANTE
PIOMBINO – La voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori. “Come un uomo sulla terra”, un documentario di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer, verrà proiettato sabato 18 aprile alle ore 21 al Centro Giovani di Piombino in un’iniziativa pubblica organizzata dall’associazione Ruggero Toffolutti, Caritas, Amnesty International, Consulta dei cittadini stranieri, con il patrocinio del Comune di Piombino. Un’iniziativa che si inserisce nel quadro degli appuntamenti previsti per la celebrazione del 25 aprile, per ricordare un altro tipo di Liberazione, quella degli emigranti costretti ancora oggi a subire assurde sopraffazioni e violenze.
Alla proiezione sarà presente Dagmawi Yimer, coautore e protagonista.
“Come un uomo sulla terra” è infatti un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer, coautore e protagonista, riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane. Il documentario racconta infatti la sua storia, dal momento in cui studente in giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia, è costretto ad emigrare a causa della forte repressione politica nel suo paese. Dopo aver attraverso via terra il deserto tra Sudan e Libia, Dag si imbatte in una serie di disavventure legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche e soprattutto alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni.
Sopravvissuto alla trappola libica, Dag riesce ad arrivare via mare in Italia, a Roma, dove inizia a frequentare la scuola di italiano Asinitas Onlus punto di incontro di molti immigrati africani coordinato da Marco Carsetti e da altri operatori e volontari. Qui impara non solo l’italiano ma anche il linguaggio del video-documentario. Così ha deciso di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia, e di provare a rompere l’incomprensibile silenzio su quanto sta succedendo nel paese del Colonnello Gheddafi.
Il documentario si inserisce in un progetto di Archivio delle Memorie Migranti che dal 2006 l’associazione Asinitas Onlus, centri di educazione e cura con i migranti (www.asinitas.net) sta sviluppando a Roma in collaborazione con ZaLab (www.zalab.org), gruppo di autori video specializzati in video partecipativo e documentario sociale e con AAMOD – Archivio Audioviso Movimento Operaio e Democratico. Il film è stato prodotto da Marco Carsetti e Alessandro Triulzi per Asinitas Onlus e da Andrea Segre per ZaLab.