FANGHI: UN’ALTRA OCCASIONE PERSA PER PIOMBINO?
Già nel nostro articolo del 24 gennaio 2009, quando primi in toscana titolavamo FANGHI: BAGNOLI, LA COLMATA RESTA DOV’È riportavamo un pezzo di Carlo Franco del “Corriere del Mezzogiorno” del 23 gennaio che illustrava le motivazioni per cui la Colmata di Bagnoli, quella che una volta rimossa avrebbe fatto arrivare nella nostra città tonnellate di Fanghi più o meno inquinati, a seconda di chi li presentava, non sarebbe più stata trasferita a Piombino.
Con quasi tre mesi di ritardo il consiglio comunale prende atto di questo fatto, e finalmente su tutta la vicenda fanghi di Bagnoli a Piombino si vedono scorrere i titoli di coda. Ma chi rimborserà ai cittadini piombinesi il tempo perso?
Leggiamo insieme quindi l’atto integrale del consiglio comunale di Piombino del 16 aprile 2009, approvato con voti favorevoli di P.D., Sinistra Democratica, A.N., Nuova Piombino,
consiglieri Carmela Negro-gruppo Misto-, Batistoni Roberto-Lista civica “Per la tua città”-, e astenuti i consiglieri A. Baldassarri-gruppo Misto, T. Checcoli-P.d.R.C.-, G. Guglielmi-Lista civica “Per la tua città”.
«Ribadito che il territorio di Piombino, come Sito di Interesse Nazionale, ha un autonomo diritto alle
bonifiche; Considerato che sono trascorsi circa due anni e mezzo dall’inizio del procedimento relativo all’accordo di programma Piombino Bagnoli;
che dichiarazioni riportate dalla stampa confermano come da parte del Provveditore alle opere Pubbliche della Regione Campania si siano giudicate insufficienti le risorse
stanziate per la rimozione della colmata a Bagnoli;
che la realizzazione della strada 398 è stata svincolata dall’Accordo di programma;
che il Commissario dell’Autorità Portuale di Napoli ha firmato i bandi di gara per la
realizzazione delle vasche previste per l’ampliamento di quel porto, atte a contenere il
materiale di risulta della bonifica della colmata, rendendo inutile il trasporto in altra
destinazione;
che lo stato di emergenza sul quale l’intera operazione si è fondata è venuto meno per le
considerazioni di cui sopra.
Preso atto che alla luce delle precedenti considerazioni la realizzazione dell’Accordo di programma è sostanzialmente da rimodulare.
Chiede alla Giunta di attivarsi per definire alla luce delle considerazioni di cui sopra un nuovo percorso relativo alla bonifica del nostro territorio e allo sviluppo del Porto, attraverso l’attivazione di un tavolo tecnico-istituzionale».