PIOMBINO: FINE DELLE CIRCOSCRIZIONI, TORNANO I QUARTIERI
Come molti già sapranno con il prossimo mese di giugno finiscono per sempre le circoscrizioni a Piombino. Il comune allora ha deciso di dividerle in aree geograficamente omogenee ed ha ripristinato gli antichi quartieri, o rioni, come piace chiamarli la Pro Loco della città. Saranno sicuramente utili per il prossimo carnevale, ma, secondo noi, per il resto potranno essere al massimo punti di aggregazione dei cittadini, sempre che i partiti, che nel nuovo regolamento dovranno indicare i nomi dei membri del consiglio di ogni quartiere senza passare da elezioni, sapranno operare con lungimiranza e saggiezza.
Un lungo lavoro per conservare nel Comune delle entità partecipative organizzate e riconosciute dal punto di vista istituzionale. Con la ratifica nell’ultimo Consiglio comunale del 16 aprile delle nuove Linee Guida per l’istituzione e la disciplina dei quartieri cittadini, il Comune di Piombino ha deciso i punti principali che ispireranno la formazione del prossimo regolamento e che porteranno all’istituzione dei quartieri al posto delle circoscrizioni.
La Finanziaria del 2008 ha abolito infatti la possibilità di istituire questo tipo di organi decentrati nei comuni con popolazione inferiore ai 100mila abitanti. Per questo, nonostante il fatto che a partire da giugno con la prossima legislatura le quattro circoscrizioni di Piombino non potranno essere rinnovate, l’amministrazione comunale ha comunque espresso la volontà di garantire un livello intermedio di partecipazione con i cittadini e ha avviato il lavoro che porterà all’elaborazione del nuovo regolamento.
Quattro elementi contraddistinguono in modo marcato le linee guida: la valorizzazione della territorialità per avvicinare di più e meglio gli abitanti delle diverse zone. Rimarranno immutati infatti i confini delle vecchie circoscrizioni, ma la circoscrizione Porta a Terra-Desco sarà suddivisa in alcune sottozone: “Città Antica”, “Città nuova” e “Poggetto-Cotone”. L’attuale circoscrizione Falcone-Montemazzano sarà a sua volta suddivisa tra “Ghiaccioni” e “Salivoli”, Fiorentina-Populonia in “Populonia-Baratti” e “Fiorentina/Gagno”, mentre Riotorto rimarrà invariata.
La composizione dei Consigli di quartiere non potrà avvenire per legge con l’elezione diretta, come avviene ora, ma saranno le forze politiche che in base al risultato elettorale dovranno responsabilmente indicare chi farà parte del Consiglio stesso.
Saranno diminuiti inoltre i pareri da sottoporre preventivamente ai quartieri, per favorire anche una riduzione nei tempi di approvazione degli atti. Rimarranno obbligatori i pareri per il bilancio di previsione, atti urbanistici importanti (Piano strutturale, piani particolareggiati ecc.).
Dovrebbe essere garantita comunque una maggiore partecipazione effettiva, e non burocratica, nelle fasi preliminari di discussione e di progettazione.
I consigli di quartiere saranno composti inoltre da unidici rappresentanti più un componente della consulta degli stranieri.