TOSCANA: UN MILIONE DI EURO PER TIROCINANTI E GIOVANI PROFESSIONISTI
Per la fine di giugno gli ultimi adempimenti formali saranno completati. E così, al più tardi dai primi giorni di luglio, basterà rivolgersi ad una delle sessanta banche che hanno firmato l’accordo, di fatto le più diffuse sul territorio regionale, per ottenere un finanziamento. Anche senza garanzie.
La buona nuova riguarda giovani professionisti fino a quarant’anni e tirocinanti fino a trenta, che la Regione Toscana, prima in Italia, ha deciso di aiutare a formarsi o a mettere su uno studio, ancor meglio se associato. Gli uni e gli altri potranno infatti chiedere in banca prestiti da 3.000 a 9.000 euro restituibili in cinque anni, a tassi agevolati. E a far da garante, se garanzie non hanno, sarà al Regione. Sta tutto nel regolamento della legge sulle professioni licenziato qualche settimana fa dalla giunta regionale e che nei gior ni scorsi ha ricevuto il via libera anche dalla commissione del Consiglio regionale.
Per garantire i prestiti la Regione ha messo sul piatto un fondo di rotazione da un milione di euro, che per effetto di un moltiplicatore tecnico e sommato alle garanzie che le banche eventualmente decideranno di aggiungere, potrebbero alla fine permettere di autorizzare garanzie fino ad otto milioni. Ovvero almeno 1500 operazioni per altrettanti professionisti. Un altro modo per affrontare la crisi economica, ma anche per facilitare la mobilità sociale. Perché, è il commento dell’assessore regionale alle professioni, se per il figlio di un professionista è più facile mettere su uno studio, non altrettanto può dire del figlio di un operaio o di un artigiano. E la società toscana e italiana, spesso troppo ingessata, ha bisogno invece di una maggiore dinamicità.
Per tirocinanti che non hanno più di trent’anni, a ppena usciti dalla scuola o dall’università e alla prese con la pratica d’ufficio, il finanziamento potrà essere al massimo di 3.000 euro e dovrà essere utilizzato per l’acquisto di strumenti informatici: per comprare un computer, accessori oppure la licenza di un programma. Ai giovani professionisti con non più di quarant’anni, che il tirocinio oramai l’hanno concluso, il prestito (in questo caso fino a 9.000 euro) servirà invece a mettere su uno studio per conto proprio. Magari associato. Vanno bene anche gli studi on line.
Potranno beneficiare dell’aiuto non solo i professionisti iscritti ad ordini o collegi professionali, ma anche quelli che fanno capo ad associazioni o fondazioni (purché con personalità giuridica riconosciuta e precisi standard e requisiti, a partire da un codice deontologico, a garanzia del consumatore). La garanzie regionali, completamente gratuite, copriranno il 60 per cento dei prestiti : l’80 per cento nel caso di donne professioniste.