FERRERO A PIOMBINO PER UNA VERA SVOLTA A SINISTRA

Passa anche da Piombino la corsa alle elezioni europee della Lista Anticapitalista composta da Prc, Comunisti italiani, Socialismo 2000 e Consumatori uniti. Obiettivo fondamentale: superare lo sbarramento del 4%, per poter accedere alla ripartizione dei seggi a Strasburgo. Il segretario nazionale di Rifondazione, Paolo Ferrero, intervenuto domenica sera in piazza Gramsci, l’ha definito un obiettivo possibile, nonostante la concorrenza di Sinistra e Libertà, guidata da Nichi Vendola. All’incontro erano anche presenti Rino Checcoli, candidato a sindaco di Piombino per il Prc, Riccardo Chiari de “Il Manifesto” e Giuseppe Trinchini del “CorriereEtrusco.it”.

Ferrero ha posto i termini della sfida europea dei comunisti, una sfida da combattere sul terreno di un’integrazione che non alimenti una «guerra fra poveri. Non siamo euroscettici: siamo contro un’Europa ultraliberista che attraverso gli accordi di Maastricht ha costretto al taglio del welfare. Porteremo a Strasburgo, nel gruppo della Sinistra, la proposta di uno stato sociale europeo, che non costringa i lavoratori ad una concorrenza al ribasso per la sopravvivenza. Basti pensare a cosa è accaduto recentemente in Inghilterra» ha aggiunto, riferendosi alla protesta dei lavoratori britannici di pochi mesi fa. Ha rilanciato anche l’idea di uno Statuto dei lavoratori europeo, per evitare che nell’ Unione Europea ci siano persone con meno diritti delle altre. Ha attaccato il federalismo fiscale e la gestione della crisi da parte del governo. «Berlusconi ha messo miliardi per le banche – ha detto – mentre le banche non hanno messo quasi nulla per le aziende, perché temono che il prestito non torni indietro».

Nel corso dell’intervista Ferrero non ha risparmiato frecciate al Pd e all’Italia dei Valori, che «non sono autonome dai poteri forti. Pensiamo all’esperienza del governo Prodi: abbiamo chiesto di modificare la legge 30 e ci è stato detto di no per non scomodare Confindustria. Abbiamo chiesto la regolamentazione delle coppie di fatto e ci hanno detto di no per non dar noia al Vaticano». In più, secondo il segretario di Rifondazione, l’opposizione parlamentare è incapace di vedere e contrastare il progetto autoritario di Berlusconi, che passa per l’indebolimento della cultura della Resistenza, dei contrappesi necessari all’esistenza di una democrazia, come il parlamento, della magistratura e dei sindacati.

«Tutto questo facendo semplicemente leva sulla crisi economica e riversando ogni tensione sull’unico capro espiatorio dell’immigrazione. Berlusconi ha vinto prima di tutto nella testa della gente! – ha spiegato, con riferimento non solo al conflitto d’interesse, ma pure alla demagogia che il premier ostenterebbe – E la colpa è anche nostra, perché non siamo riusciti a proporre un modello più efficace. La destra fa leva sull’insicurezza e gioca a dividere la società. Noi vogliamo il contrario: vogliamo che chi perde il lavoro non sia lasciato a se stesso, e per farlo dobbiamo contrastare la guerra fra i poveri e l’individualismo».

Infine, rispondendo alle domande del pubblico, ha trattato del problema del signoraggio bancario, auspicando che le banche d’interesse nazionale diventino pubbliche e che l’elezione dei tecnici sia sottratta alla burocrazia centrale europea, concedendo più ampi margini di democratizzazione e più potere al parlamento europeo.

E la sinistra? Perché si presenta divisa alle elezioni? Perché due cartelli? Ferrero ha risposto all’annosa questione portando ad esempio il cataclisma della Sinistra Arcobaleno, che riuniva Rifondazione, Pdci, Sinistra Democratica e Verdi, e che alle politiche del 2008 fu sbattuta fuori dal parlamento con il 3,2% dei voti. «Ci è parso di aver capito, e pensiamo di avere ragione, che molti elettori della sinistra si siano sentiti traditi da un apparente abbandono della nostra identità, della quale invece non dobbiamo vergognarci. L’unità delle forze di sinistra sarà fatta con chi non ha remore nei confronti della nostra storia».

Matteo Toffolutti

Scritto da il 26.5.2009. Registrato sotto politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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