SCUOLE APERTE PER LA CONCLUSIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
PIOMBINO – L’11 e il 12 giugno, dalle 16 alle 18 tutte le scuole elementari di Piombino rimarranno aperte per esporre i lavori realizzati durante l’anno scolastico nell’ambito del progetto La Città dei Bambini. Alcune scuole metteranno in mostra i propri lavori, altre organizzeranno delle vere e proprie feste.
In linea con il lavoro svolto dal Consiglio dei bambini e delle bambine, le scuole del 2° circolo didattico presenteranno infatti il risultato di attività basate sulla conoscenza della città e sull’acquisizione di una cittadinanza consapevole. “Conoscersi per abitare: il luogo dove vivo” è infatti il titolo del progetto realizzato dalle classi prime e quinte di Perticale e Diaccioni mentre le classi seconde hanno presentato il percorso “Io e gli altri”.
“Riparto da me per scoprire i tratti comuni o diversi negli altri, vicini o lontani” il progetto presentato dalle classi terze, mentre le quarte hanno lavorato sul concetto di “Città come comunità educante, fondata sul concetto molto significativo che “Per educare un bambino serve un intero villaggio”.
Più differenziati invece i lavori del primo circolo, legati in parte alla conoscenza della città, ad alcune esperienze di progettazione e, come nel caso di Populonia e XXV aprile, Riotorto e Dante Alighieri, alla realizzazione del calendario con “l’adozione” di una panchina in piazza Bovio.
Per quanto riguarda l’intercultura la festa a conclusione dell’esperienza compiuta dal Consiglio dei bambini e delle bambine con l’associazione interculturale Samarcanda, si è tenuta giovedì 4 giugno al Centro Giovani, dove il circolo Samarcanda e il Comune di Piombino hanno organizzato una festa a cui hanno partecipato bambini stranieri che abitano in città, bambini del Consiglio e delle classi che nel corso dell’anno scolastico hanno portato avanti un percorso didattico sull’intercultura.
Una festa a base di musica, poesie, giochi, dolci e pietanze tipiche preparate dalle famiglie dei bambini. Un momento reale e sincero di partecipazione e di conoscenza, per scoprire e apprezzare la ricchezza che deriva non solo dalle affinità, ma anche dalle diversità.