LA RETE DI ASOR ROSA A CAMPIGLIA MARITTIMA
Il prossimo 27 e 28 giugno Campiglia Marittima sarà al centro di una iniziativa di rilievo nazionale sul paesaggio e la difesa del territorio. Dopo Salvatore Settis e Vezio De Lucia, intervenuti il mese scorso a Venturina, anche Alberto Asor Rosa sarà in Val di Cornia per lanciare l’allarme sui rischi che sta correndo il territorio.
A Villa Lanzi, nell’ambito del Parco archeominerario di San Silvestro si terrà infatti l’assemblea generale della RETE DEI COMITATI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO, nata per coordinare le realtà territoriali che si battono “per garantire la bellezza dei nostri paesaggi e la biodiversità, per tutelare la ricchezza dei territori”.
L’esistenza di molti comitati aderenti alla RETE e diffusi in tutta la Toscana e in altre regioni italiane testimonia la ramificazione di questa nuova esperienza di maturità democratica, di espressione attiva dei diritti di cittadinanza e di difesa di risorse essenziali come il paesaggio, contro una politica che spesso mortifica le potenzialità del territorio e ne distrugge la bellezza.
Siamo di fronte ad una vera e propria novità nel campo della partecipazione attiva alle scelte, che si manifesta in presenza di una forte crisi di azione politica e di rappresentatività e che si allarga ormai, come decine di esperienze testimoniano, sull’intero territorio nazionale.
Per i promotori della Rete la scelta di tenere l’assemblea proprio a Campiglia è molto significativa per diversi motivi:
– Il parco di S. Silvestro è legato al ricordo di Riccardo Francovich prematuramente scomparso
proprio mentre lavorava a fianco della Rete;
– Il Parco costituisce una delle emergenze sollevate dal dinamico Comitato di Campiglia in quanto è
minacciato dalle sconsiderate attività di escavazione di inerti della vicina cava di Montecalvi,
contro le quali Riccardo si era più volte espresso con forza;
– Tra San Vincenzo e Campiglia (ma anche in altre località della costa tirrenica come Follonica e Donoratico) si sono concentrati negli ultimi anni interventi urbanistici ed edilizi che hanno inferto profonde ferite al paesaggio.