SUVERETO, PRIMA ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO COMUNALE
SUVERETO – Prima delibera ed è subito polemica in consiglio comunale, con l’opposizione di Unititi per Suvereto che critica e chiede un approfondimento e il rinvio sui criteri di nomina dei rappresentanti comunali in enti e aziende proposti dal sindaco Giampaolo Pioli. Quest’ultimo bolla come “delirio politico” alcuni passaggi dell’intervento del capogruppo Giuliano Parodi e, dopo un’apparente apertura, si è andati invece alla conta e la delibera è passata con 10 voti a favore e tre contrari (Parodi, Moretti e Passaglia), col rappresentante del Pdl che ha votato con la maggioranza.
Era andato tutto liscio fino a quel punto, nella seduta iniziale del consiglio comunale, con la convalida dei consiglieri eletti e il giuramento del sindaco. I consiglieri di maggioranza “Suvereto democratica” sono tutti di estrazione Pd perché gli altri candidati di Verdi, Socialisti, comunisti italiani e Idv non sono stati eletti: Antonio Bonuaguidi capogruppo, Vinicio Tambelli, Silvia Bartaletti, Daniele Meschini, Jessica Pasquini, Fausto Taddei, Stefano Fanciullacci, Moira Muti.
La lista “Uniti per Suvereto” ha tre consiglieri Giuliano Parodi capogruppo, Gregorio Moretti e Beatrice Passaglia. Il Pdl è rappresentato in consiglio solo dal candidato sindaco Consalvo Paternò Di Sessa, mentre prima dei non eletti della stessa lista era risultata Nedi Pierini.
Pioli ha presentato anche la giunta comunale con tre dei quattro assessori previsti, ripromettendosi di cercare la soluzione ottimale nel delicato settore del territorio ed ambiente con un responsabile nel giro di un mesetto. Alessandro Teglia, Pd, vicesindaco, ha la delega alle politiche sociali, sanità, sport, casa, rapporti con le associazioni, consulte e partecipazione, Federica Nocenti, Pd, pubblica istruzione, cultura, anziani e giovani, pari opportunità, intercultura, Giorgio Margotti, indipendente, si occuperà di attività produttive, agricoltura, commercio, turismo e centro storico.
Intervenendo sulle citate linee di indirizzo per le nomine (Circondario, Ato, Asa, ATM , Asiu ecc.), Parodi ha garantito in generale un opposizione “ne di maniera o di bandiera basata sui principi enunciati in campagna elettorale”. Ha chiesto di riflettere sulla delicatezza delle nomine e la loro trasparenza, i conflitti di interesse, la professionalità ecc., sottolineando come il sindaco debba preventivamente sempre ascoltare il consiglio comunale che invece, in questi ultimi anni, ha praticamente alzato solo la mano ratificando tutto. Anche il capogruppo Bonaguidi ha condiviso i criteri delle nomine e il coinvolgimento del consiglio, così come lo stesso Paternò. Il sindaco Pioli, dopo aver apostrofato Parodi per certe sue osservazioni, ha anche aggiunto di “non voler prendere lezioni di democrazia” sottolineando l’urgenza di approvare la delibera.
M.P.