CAMPIGLIA: INSEDIATO IL CONSIGLIO COMUNALE
Si è insediato il consiglio comunale di Campiglia Marittima seguendo i punti all’ordine del giorno previsti per legge tra cui la convalida degli eletti compreso il sindaco, il giuramento del sindaco, la presentazione della giunta, la formalizzazione dei gruppi e dei capigruppo consiliari. I gruppi sono tre e coincidono con le liste presentatesi alle elezioni.
La maggioranza con 13 consiglieri è rappresentata da Campiglia Democratica che ha designato quale capogruppo il ventiquattrenne Matteo Brogioni, all’opposizione il Popolo delle Libertà (4 consiglieri) il cui capogruppo è Carlo Felice Rafanelli e il Comune dei Cittadini (3 consiglieri) con capo gruppo Massimo Zucconi.
Sulle linee di indirizzo per la nomina dei rappresentanti del comune in enti e aziende pubbliche si è sviluppata una discussione tra i diversi gruppi che è poi sfociata nel voto favorevole dei consiglieri Campiglia Democratica, il voto contrario di quelli del Comune dei Cittadini e l’astensione dei consiglieri del Popolo delle Libertà.
Nominate anche le commissioni consiliari permanenti che si sono riunite dopo il consiglio per eleggere i presidenti.
Le commissioni
1° commissione (affari generali,polizia municipale, sburocratizzazione, partecipazione, diritti del cittadino, servizi demografici, pubbliche relazioni: Presidente Carlo Felice Rafanelli (PdL), Giacomo Serini, Valentina Ricciardi, Franco Carmignani (CD), Eleonora Petrocchi (CdC).
2° commissione (Ragioneria, bilancio, finanze, personale, economato, patrimonio, consorzi, aziende e società a partecipazione comunale): Presidente Silvia Mannucci (CD), Matteo Brogioni, Michele Casalis, Alessandro Del Viva (CD), Michele Ruggiero, Fabio Bottai (PdL), Aldo Grilli (CdC).
3° commissione (Pubblica istruzione, cultura, beni culturali, sport, giovani, associazionismo, servizi socio sanitari): Presidente Lisa Fiorenzani (PdL), Riccardo Verdura, Paolo Tamberi, Franco Carmignani (CD),Eleonora Petrocchi (CdC).
4° Commissione (ambiente, urbanistica, programmazione territoriale, lavori pubblici, viabilità, protezione civile, attività produttive): presidente Stefano Sicurani (CD), Enrico Cerrini, Giampaolo Barabaschi (CD), Fabio Bottai, Michele Ruggiero (PdL), Massimo Zucconi (CdC).
L’insediamento del consiglio è stata l’occasione per scambiare gli auguri di buon lavoro e ringraziare i precedenti amministratori molti dei quali erano anche presenti tra il pubblico. Al termine della seduta il sindaco ha informato il consiglio che dopo l’estete saranno in programma due incontri formativi, per chi voglia partecipare, su competenze e funzionamento della macchina comunale. Gli incontri saranno tenuti dalla segretaria comunale, dott. Paradiso per la parte istituzionale e dalla dirigente alle finanze dott. Laura Anzuini per la parte riguardante il bilancio del comune.
ZUCCONI SULL’ATTO D’INDIRIZZO PER LE NOMINE NELLE SOCIETA’ PUBBLICHE
«Non c’eravamo sbagliati. Nel Comune di Campiglia c’e una democrazia asfittica, frutto di una prassi che nega al consiglio comunale di svolgere il ruolo d’indirizzo politico-amministrativo che la legge gli assegna. A predominare è la mancanza di riflessione sugli equilibri che devono esistere tra funzioni d’indirizzo politico-amministrativo e poteri del Sindaco, a prescindere dalle maggioranze in carica. Non è questione per gli addetti ai lavori: interessa direttamente i cittadini, il loro rapporto con i servizi pubblici, la separazione tra politica e gestione, la democrazia.
Ne abbiamo avuto conferma nella prima seduta del Consiglio. Riproponendo una delibera del 1999, senza considerare minimamente il dibattito che c’è stato in 10 anni su questa complessa materia, il Sindaco ha chiesto il mandato per nominare i rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni. Si tratta degli organi di gestione che devono assicurare l’efficienza di servizi essenziali come acqua, rifiuti, trasporti, servizi sociali, servizi culturali, ecc.: unici e fondamentali requisiti da richiedere dovrebbero essere la competenza e la professionalità, comprovata da titoli di studio, da curricula e da esperienze.
Il Sindaco, ha proposto al Consiglio di approvare una scarna e confusa delibera d’indirizzo nella quale si specifica, tra l’altro, che per la nomina è sufficiente “aver svolto almeno un mandato da consigliere comunale, provinciale, regionale o di membro del Parlamento”. Dalla lettura della delibera si evince che questo requisito è equiparato ad un titolo di studio universitario: di fatto hanno istituito l’”università dei consiglieri e dei parlamentari”, senza obbligo di prova finale, per assicurarsi incarichi nel tempo.
Non si prevede nessun criterio comparativo per la selezione di personale qualificato, nessun criterio teso ad evitare conflitti d’interessi tra incarichi pubblici ed incarichi privati, nessun riferimento al divieto di nominare amministratori che hanno chiuso in perdita cinque esercizi finanziari consecutivi. Niente di niente. Non si tratta di pericoli ipotetici, ma di cose realmente accadute nella passata legislatura, in vigenza della stessa disposizione. Di fatto il sindaco ha chiesto una delega in bianco per nomine politiche che non escludono spartizioni e riciclaggi. Tutto ciò senza dover fornire a nessuno la minima motivazione. Uno scenario desolante, da post-democrazia, dove aleggia l’idea del capo solo al comando, infastidito dalle assemblee degli eletti.
Che c’è di diverso da chi invoca poteri assoluti per il premier, l’annullamento della funzione parlamentare, il rapporto diretto ed esclusivo tra il capo e il popolo? Non è un caso che, su questo argomento, ci sia stata molta assonanza tra maggioranza di centrosinistra e opposizione di centrodestra. Per chi ama definirsi democratico c’è di che riflettere».
Massimo Zucconi – 24-06-09
Capogruppo Comune dei Cittadini
SOFFRITTI SULLE NOMINE:
LE GARANZIE NON VENGONO ESCLUSIVAMENTE DALLA LAUREA
Il sindaco di Campiglia Marittima relativamente all’articolo sul consiglio comunale d’insediamento precisa: “Per una corretta informazione ai cittadini che non erano presenti in consiglio comunale e che desiderano essere al corrente dei fatti tramite il quotidiano – afferma il sindaco Rossana Soffritti – ritengo doveroso precisare che relativamente alle linee di indirizzo per le nomine dei rappresentanti del comune in enti, aziende e istituzioni, ciò che ho affermato è il contrario di quello che è riportato tra virgolette sulla cronaca del consiglio comunale. Ribadisco quindi quanto già affermato in consiglio, che potremmo andare avanti all’infinito nel richiedere curricula, titoli di studio e quant’altro, ma che questo ci darebbe alcune garanzie e non altre, e quindi non ci metterebbe al riparo da eventuali scelte sbagliate”.
“La delibera che abbiamo approvato – prosegue il sindaco – contiene limiti e indicazioni adeguati a garantire la qualità delle nomine. Ritengo che il buon tecnico debba avere un buon curriculum e un titolo di studio attinente, ma il buon amministratore lo si fa, e negli anni ne abbiamo avuto e ne abbiamo a tutt’oggi tante dimostrazioni, avendo la capacità di individuare le migliori scelte da fare per il bene dei cittadini, indipendentemente dal curriculum professionale e dalla laurea”.