L’UDC E LA NUOVA LEGGE ELETTORALE DELLA REGIONE TOSCANA
Luigi Coppola, segretario dell’UDC di Piombino fa un analisi sulla nuova legge elettorale regionale, e arriva ad interessani conclusioni. Leggiamole insieme.
«E’ pronta la nuova legge elettorale della Regione Toscana – inizia Luigi Coppola – a parte la logica riduzione dei Consiglieri, per il resto mantiene inalterato il principio di antidemocraticità di quella precedente.
Le preferenze chiaramente non ci sono, è evidente che i due partiti PD e PDL che di comune accordo l’hanno voluta, non possono perdere tempo permettendo che gli elettori scelgano i propri rappresentanti direttamente, è molto meglio farli nominare dalle segreterie.
Anticipiamo che non accetteremo le battute di qualche politico di alto livello, che potrebbe tentare, peraltro offendendo la nostra intelligenza, di giustificare che la mancanza di preferenze è un modo inevitabile per evitare il voto di scambio, in regioni come la nostra al contrario, è il consociativismo il problema principale, che in parte potrebbe essere proprio combattuto permettendo ai cittadini di eleggere chi meglio li rappresenterebbe senza imposizioni.
Inoltre la soglia di sbarramento è chiaramente finalizzata a sostenere la forza del PD che eviterebbe di dover cedere potere ad eventuali alleati, al contrario il PDL percorre la strada del bipartitismo coatto, che però in Toscana sarà utilissimo al centrosinistra ma pressoché inutile per il centrodestra.
Questa logica di gestione autoritaria del potere chiaramente non ci interessa, noi crediamo fortemente nella rappresentatività popolare e per questo motivo abbiamo deciso anche a livello locale di non avallare nessun tipo di accordo Istituzionale, che peraltro non ci è mai interessato, che vedesse anche se legittimamente, data la forza dei loro numeri, come protagonisti principali il PDL ed il PD.
Comunque apprezziamo – conclude Coppola – le aperture che la maggioranza che governa il Comune di Piombino ha avanzato nei confronti delle opposizioni e che giustamente qualcuno ha opportunamente accettato, ma proprio per la nostra coerenza rispetto agli impegni presi con gli elettori e soprattutto per una dichiarata insofferenza da parte nostra a sostenere intese poco “autorevoli” nei contenuti, abbiamo preferito continuare in totale autonomia per la nostra strada».