PIOMBINO: TANTO PUBBLICO ALLA FESTA DELLA LUNA
Buon successo di pubblico per la quinta edizione della festa della luna di venerdì scorso, svoltasi Punta Falcone ed organizzata dall’associazione Astrofili di Piombino, in collaborazione con il comune. A partire dalle 21.30 una lunga fila di persone di ogni età si è lasciata alle spalle il caos estivo e si è snodata al buio lungo il sentiero che giunge all’osservatorio, orientata dalle piccole luci fosforescenti appese agli alberi.
La serata si è svolta in forma di conferenza, con i membri dell’associazione che hanno dapprima indicato ai partecipanti la posizione delle costellazioni estive e dei principali corpi celesti riconoscibili ad occhio nudo o con l’ausilio dei telescopi portatili, per poi proiettare e commentare una serie di diapositive su vari argomenti, mentre i presenti si sono alternati, in gruppi, al telescopio principale.
Protagonista delle spiegazioni è stata la luna, analizzata nelle sue caratteristiche principali, ma non sono mancati riferimenti ai pianeti del sistema solare, in particolare in relazione all’oggettiva impossibilità di colonizzarli –per i più svariati motivi, dall’atmosfera velenosa al moto di rotazione eccessivamente lento, fino alla mancanza di acqua o di attività vulcanica, anch’essa importante per la vivibilità del nostro pianeta-.
Ampio anche lo spazio riservato alla storia delle grandi scoperte scientifiche degli ultimi quattro secoli, in particolare quelle di Galileo –del quale si è tentato di ripercorrere gli studi e le osservazioni-, e infine alle principali tappe dello sviluppo dell’astronautica: da Wernher von Braun, padre della missilistica che lavorò prima per i nazisti e, nel dopoguerra, per gli americani, fino all’allunaggio dell’Apollo 11, di cui è ricorso il quarantesimo anniversario il 20 luglio scorso.
Interessante, a tale proposito, il continuo riferimento agli intrecci fra ideologia e scienza, che hanno costellato il progresso scientifico del ‘900, soprattutto durante la guerra fredda, con la “corsa allo spazio”, per via dei vantaggi, non solo simbolici e propagandistici (è noto infatti che l’Unione Sovietica annunciava l’esistenza di molte missioni solo dopo il loro accertato successo) ma anche di ordine strategico-militare, che l’arrivare per primi in orbita poteva comportare.
Per chi fosse interessato, è possibile visitare l’osservatorio astronomico ogni venerdì a partire dalle 21.30 ancora fino a settembre.
Matteo Toffolutti