IL COMUNE DI PIOMBINO ED I COSTI DELLA POLITICA
Dopo la recente pubblicazione sulla stampa locale delle retribuzioni dei dirigenti del Comune di Piombino, diffusi anche sulla home page dell’ente, il sindaco e gli assessori di Piombino rendono noto l’ammontare delle loro indennità di funzione, già ridotte del 10% dal 2006 secondo quanto stabilito dalla legge finanziaria di quell’anno.
Sulla base di questi adeguamenti, il sindaco Anselmi percepisce un’indennità lorda di 38.491 euro, pari a 3.207 euro mensili, a fronte dei 3.564 percepiti fino al 2005, per un netto mensile di circa 2.200 euro senza tredicesima.
Al Vicesindaco spettano 1764 euro lordi, pari a circa 1.200 euro, a fronte dei 1960 euro precedenti, mentre agli assessori che hanno diritto all’indennità intera, così come al presidente del consiglio comunale, spettano 1.443 euro, sempre al lordo di tutte le tasse.
Per quanto riguarda gli assessori con un contratto di lavoro dipendente che non abbiano richiesto l’aspettativa dal posto di lavoro, che a Piombino sono Ovidio Dell’Omodarme, Luciano Francardi e Anna Tempestini, l’indennità è pari a 721 euro lordi.
I consiglieri comunali, invece, hanno diritto a un gettone di presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio e alle Commissioni consiliari, pari a 33,50 euro a seduta.
Da considerare inoltre che, mentre gli stipendi dei dirigenti pubblici sono stabiliti sulla base del contratto collettivo nazionale dei dirigenti, la misura delle indennità del sindaco e della giunta viene determinata con un decreto del Ministero dell’Interno, come stabilito dalla legge, sulla base della dimensione demografica del Comune in cui sono stati eletti.