MUSICA IN TUTTE LE SCUOLE, ECCO IL MODELLO TOSCANO
Un modello toscano per l’educazione e l’apprendimento pratico della musica, che veda la collaborazione dei tanti soggetti che lavorano in questo campo all’interno della scuola e che favorisca la creazione di reti di scuole in grado di progettare iniziative di qualità. Questa la proposta che potrà delinearsi a partire dal convegno che si svolge martedì 8 e mercoledì 9 settembre a partire dalle ore 9.30 al Castello Pasquini, a Castiglioncello sul tema “La scuola fra i suoni”.
L’iniziativa è promossa dalla Regione, dall’Ufficio scolastico regionale della Toscana, dall’Agenzia nazionale per l’autonomia scolastica, dal Comune di Rosignano con la collaborazione della Provincia di Livorno, del Comitato nazionale per l’apprendimento della musica, dall’associazione Armunia. Il convegno sarà l’occasione per fare il punto sulle iniziative che sono state realizzate in particolare nell’ultimo intenso anno di attività scolastica nel campo della promozione e diffusione dell’educazione e della pratica musicale nelle scuole toscane.
«La Toscana – ha detto l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini nel suo intervento di saluto – punta a diventare sede di sperimentazioni e buone pratiche nel campo della diffusione, della didattica e produzione musicale nella scuola. Per questo, nonostante le difficoltà legate alla forte contrazione di risorse a livello nazionale, abbiamo cercato di sostenere le iniziative rivolte alla scuola dell’obbligo per ampliare al massimo l’offerta formativa legata alla musica e, in particolare, quelle finalizzate all’apprendimento, non solo della teoria ma anche e soprattutto della tecnica musicale».
All’incontro, che ormai è diventato un appuntamento consueto, partec ipano tutte le principali realtà musicali legate al mondo della scuola, delle associazioni bandistiche, coristiche e delle scuole di musica nonché dell’alta formazione musicale. In questo modo la Toscana si pone l’obiettivo, in coerenza con le linee di indirizzo del Comitato nazionale per l”apprendimento pratico della musica presieduto da Luigi Berlinguer, di raggiugere progressivamente l’obbiettivo di fare musica tutti, dalla scuola dell’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado.
«La musica – ricorda l’assessore – è oggi più che mai un veicolo fondamentale di cultura e socializzazione, soprattutto per le giovani generazioni. E’ per questo che, siamo convinti che questo sia un campo dove è necessario investire, facendo entrare la didattica della musica e, più semplicemente, la musica, a pieno titolo nei curricola scolastici, dalla scuola dell’infanzia alle superiori».