SIMONCINI SULLA DALMINE DI PIOMBINO: CONVOCHIAMO L’AZIENDA
Firenze – Incontro in Regione Toscana fra l’assessore al Lavoro e i rappresentanti sindacali: “No alla chiusura di uno stabilimento che può essere consolidato.
“Convocheremo l’azienda, lo faremo prima del 19 ottobre giorno in cui è previsto un nuovo incontro fra azienda e sindacati, parteciperemo al Consiglio Comunale aperto convocato a Piombino per il 20 ottobre e dopo l’incontro con l’azienda valuteremo se chiedere un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico attorno a una vertenza che ci preoccupa fortemente”.
Così Gianfranco Simoncini, assessore toscano al lavoro, ai rappresentanti sindacali dell’azienda “Tenaris Dalmine” di Piombino, ricevuti questa mattina a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza di Regione Toscana.
L’incontro era stato chiesto dai rappresentanti dei lavoratori (si sono presentati Luciano Gabrielli, Fabrizio Toninelli, Marco Cerboneschi, per FIOM CGIL, UILM e FIM CISL) che hanno illustrato a Simoncini (presente anche Ringo Anselmi, assessore al lavoro della Provincia di Livorno) i contenuti del “piano industriale” proposto dall’azienda leader nel settore siderurgico (produzione di tubi in acciaio).
Pesanti le ricadute occupazionale del piano sui 5 stabilimenti italiani (Dalmine, Sabbio Bergamasco, Costa Volpino in provincia di Bergamo, Arcore e Piombino) con la previsione globale di 1024 “eccedenze occupazionali” su un totale di 2804 addetti. Prevista, a Piombino, la chiusura dello stabilimento dove lavorano 125 persone. “La Regione – ha detto Simoncini – è contraria alla chiusura e ritiene, anzi, esistano le condizioni per consolidare lo stabilimento toscano anche puntando sul ruolo della logistica che Piombino può avere per l’intero gruppo. Dunque vicinanza e sostegno alla lotta dei lavoratori di Piombino e dell’intero gruppo”.