PIOMBINO: “GIU’ LE MANI DA BARATTI”
A dirlo è il Comitato per Campiglia in relazione ad un recente articolo apparso sulla stampa locale relativo alla proposta di realizzare a Baratti un “villaggio della vela” con la ristrutturazione della scuola esistente e un aumento volumetrico per ospitare una foresteria dotata di camerate separate per ragazzi e ragazze, un alloggio per gli accompagnatori e i servizi. Dopo le proposte di realizzazione di appartamenti in fondo al golfo e le ipotesi spiaggia riservata per albergo dei vip al Casone o per gli ospiti del villaggio turistico in costruzione a Poggio all’Agnello, il Comitato per Campiglia scrive una lettera aperta al Sindaco di Piombino, che riportiamo integralmente, per avere maggiori chiarimenti dall’amministrazione comunale.
“Sul quotidiano “Il Tirreno” del 11-10-2009 è apparso un articolo nel quale si riporta la richiesta del CVP di realizzare la sua nuova sede a Baratti, in sostituzione di quella oggi posta a Piombino. Secondo l’articolista si tratterebbe di ampliare notevolmente un modesto manufatto esistente per realizzare camere per ospitalità, uffici, bar ecc.
Ci auguriamo che si tratti non di un incubo ma dello scherzo di qualche burlone visto che chiedere di costruire un centro velico, o qualunque altra cosa, a Baratti sarebbe come chiedere di fare un Tennis Club in piazza dei Miracoli .
Il golfo di Baratti con tutto il suo patrimonio paesaggistico, naturalistico e archeologico, ancora oggi in fase di studio, rappresenta un elemento unico, nel già ricchissimo quadro della Toscana che è stato valorizzato al meglio, con l’istituzione del Parco.
Dovrebbe allora entrare nella testa di tutti che è impensabile un qualunque intervento che non rientri nel restauro scientifico, sia dei manufatti esistenti che del contesto non edificato.
In questa ottica è altrettanto impensabile la privatizzazione anche parziale, dell’arenile e degli spazi a monte per realizzare bagni magari attrezzati con cabine, bar e altre amenità.
I compratori di Poggio all’Agnello, chi andrà a stare nel Casone e in genere chi si vuole ritagliare situazioni di prestigio con operazioni spesso deleterie dal punto di vista del rispetto del patrimonio dovrebbe entrare nell’ottica di andare a Baratti come tutti quelli che ci vanno ora, usufruendo unicamente dei servizi che già sono stati fatti (compreso il tanto desiderato bagno con bar) .
Sono sicuro che Lei vorrà chiarire la posizione della Sua Amministrazione e rassicurare tutti sulla infondatezza di queste notizie. Del resto una posizione di rigida tutela e di impedimento a qualunque tipo di privatizzazione ed edificazione , coinciderebbe con quelle che permisero a suo tempo di eliminare tutti i camper e di risanare tutta l’area antistante il golfo”.
Comitato per Campiglia
Riguardo a Baratti c’è da dire che il luogo deve (!) essere mantenuto com’è, qualora non si possano recuperare danni già fatti o lasciati fare. In pineta vi sono ancora i resti del Club Mediterranée. Sono dell’opinione che i luoghi protetti non possano, neppure, essere dati in concessione; mi riferisco alla spiaggia. Si è proceduto alla costruzione del grande parcheggio presso l’ingresso del Parco anche pensando ai Camper… Non un albero! Guardiamo il parcheggio dal Tabernacolo di Populonia: un vero obbrobrio. Arboriamo. L’inquinamento delle acque? Vi sono garanzie che siano pulite? Una pista ciclabile-pedonale dal parcheggio esterno detto delle Caldanelle: è indispensabile. Recupero del panorama mediante occultamento del veicolo davanti alla pineta… La piantumazione dei pini è stata fatta bene? Vi sono dubbi. Corretta manutenzione del fosso, arrestata al ponticello, cinquanta metri prima della spiaggia(?). Sosta di ambulanze e caravan ben in vista sulla duna e presso la spiaggia!
L’UNESCO?