«E’ UN DEPOSITO, NON UN IMPIANTO DI LAVORAZIONE DI PNEUMATICI USATI»

Immagine di archivio esemplificativa

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Il gruppo consiliare di opposizione a Campiglia “Comune dei Cittdini” attacca senza mezzi termini sul “magazzino di pneumatici usati” presso la stazione, e replica alla recente risposta scritta del sindaco che potete leggere alla fine dell’articolo. Comprensibile comunque la preoccupazione dei cittadini per questo tipo di stoccaggi dopo la fine della “Ecoltecnica Sistemi” e del cimitero dei suoi frigoriferi ancora li abbandonati dopo ormai 10 anni a Montegemoli.

«Sulla discarica di gomme alla stazione, anziché replicare a Comune dei Cittadini, sarebbe meglio che il Sindaco facesse applicare rigorosamente le leggi, partendo proprio dalla risposta che ha fornito alla nostra interpellanza. In quella risposta c’è scritto che il Comune, nel 2007, ha autorizzato la costruzione di un “capannone per realizzarvi un impianto di lavorazione di pneumatici usati” e non un deposito a cielo aperto di rifiuti speciali. C’è scritto che quel capannone non ha l’agibilità e quindi non può esservi esercitata nessuna attività. C’è scritto che lo stoccaggio di gomme è stato intrapreso autonomamente dalla GEG srl, nel 2008, e che i Vigili del Fuoco non rilasceranno il certificato di prevenzioni incendi fintanto che non sarà realizzata l’intera attività di “recupero, stoccaggio e riciclaggio gomme”.

Ce n’è abbastanza – scondo la lista civica – perché il Comune si muova: alla stazione c’è un deposito di pneumatici usati non autorizzato; di fatto una discarica  di rifiuti speciali “camuffata”.

Tralasciamo il fatto che l’amministrazione non ha mai chiarito, perché non può farlo, le ragioni di questa insensata localizzazione: a 200 metri, oltre la ferrovia, si trova la zona industriale di Campo alla Croce nella quale doveva essere ragionevolmente realizzato quell’impianto.  Vorremmo però ricordare ai nostri amministratori che la zona è già stato oggetto di tentativi di impiantare attività che hanno accumulato illegalmente rifiuti dichiarando poi fallimento, scomparendo e lasciando tutti i costi di smaltimento alla pubblica amministrazione.  Di fronte a simili pericoli non servono risposte elusive e burocratiche, come quelle fornite dal Comune.  Se la struttura è inagibile, non ha sistemi di sicurezza adeguati, non è ultimata ne dentro ne fuori; se il deposito di rifiuti cresce;  se il sito web della GEG  afferma che la sede centrale della ditta è in Via Stazione, cioè dentro un cantiere vuoto, non si può tergiversare. Si deve agire pretendendo almeno il rispetto di ciò che è stato autorizzato. Per questo occorrerebbe un Comune deciso a far rispettare le leggi a tutela dei cittadini e del territorio. Quello che manca a questa amministrazione.

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AL CAPOGRUPPO DEL GRUPPO CONSILIARE COMUNE DEI CITTADINI

Oggetto: Interpellanza Comune dei Cittadini. Deposito pneumatici ditta GEG srl. Risposta.

In merito all’interpellanza in oggetto, si indicano di seguito i provvedimenti e gli atti in essere relativi al capannone e al piazzale di proprietà della sopra indicata società.

1. In data 28 settembre 2007 è stato rilasciato il permesso di costruire n. P/07/046, alla soc. G.E.G. S.r.l. con sede in Piombino, relativo alla “nuova costruzione di un capannone artigianale” per la realizzazione di un impianto di lavorazione pneumatici usati, dopo aver acquisito i pareri favorevoli, con alcune condizioni, da parte degli organi competenti (USL, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Commissione Tecnica Comunale);

2. Il 30 novembre 2007 è pervenuta la dichiarazione d’inizio lavori contenente le certificazioni di rito e la dichiarazione di avvenuto deposito del progetto all’Ufficio Regionale competente in materia sismica;

3. In data 7.04.2008, atti n. 6.931, è pervenuta la comunicazione da parte del Direttore dei Lavori, sottoscritta dalla società suddetta, nella quale si dichiarava”… che le opere relative al piazzale di stoccaggio della materia prima, sono finite in ogni sua parte, compresi gli impianti antincendio, di smalti mento delle acque di superficie secondo le specifiche di legge e le prescrizioni del permesso di costruire, ed è pronto ad accogliere il materiale. … “;

4. Il 6 febbraio 2008 la Camera di Commercio I.A.A. di Firenze ha attestato l’iscrizione della

società suddetta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, ai sensi dell’art. 216 del D.Lgs. 152/2006, per la tipologia di rifiuti “10.02 pneumatici non ricostruibili, camere d’aria non riparabili e altri scarti di gomma [16.01.03] – messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 – R13 – quantità (t) 2450,000″;

5. Il 12 maggio 2008, prot. n. 14.812, l’ASA S.p.A. ha rilasciato la dichiarazione di corretto

allaccio alla fognatura nera comunale;

6. Il 23 settembre 2008, prot. n. 3650/08, il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Livorno, in seguito al sopraluogo in data 2.09.2008, ha constatato”… la regolarità dell’attività solo per il settore inerente lo stoccaggio esterno dei pneumatici in quanto la costruzione da adibire a luogo di lavorazione non è ancora stata realizzata” e ha prescritto, ai fini della sicurezza e della prevenzione antincendio, “… il mantenimento dei corridoi di larghezza pari a mi 2,50 tra i vari settori di stoccaggio come da progetto approvato. Il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi avverrà solo a seguito di verifica di regolarità ai fini antincendi dell’intera attività di “recupero, stoccaggio e riciclaggio di gomme””;

I lavori relativi al suddetto permesso di costruire (capannone e piazzale di stoccaggio) non sono stati ancora dichiarati ultimati e dovranno essere portati a termine, in modo che l’opera sia abitabile ed agibile, entro il 30 novembre 2010 (tre anni dal loro inizio).

Ad oggi non è stata deposita nessuna attestazione di agibilità/abitabilità e relativi collaudi o

certificati di conformità degli impianti (ad eccezione di quelli sopra indicati per l’utilizzo del piazzale

come semplice area di stoccaggio) e quindi, negli immobili sopra descritti, non può essere

esercitata alcuna attività, pena l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 77 a 464

euro prevista dall’art. 24, terzo comma, DPR 380/2001.

In merito al pericolo per l’incolumità pubblica e alle eventuali violazioni alle norme ambientali si

segnala la dichiarazione in data 6.09.2007, sottoscritta dal professionista incaricato dott. Gianluca

Milanese iscritto all’Ordine dei Chimici della Toscana n. 1738, agli atti della pr<;1tica edilizia in oggetto, nella quale si dichiara che l’impianto”… non è soggetto a Valutazione d’Impatto

Ambientale ne è soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale …” e “… la normativa vigente…

per la semplicità e per l’assenza di pericolosità ambientale di questa tipologia di impianto, prevede

un’autorizzazione semplificata attraverso l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (artt.

212 e216 del D.Lgs. 152/2006)”.

Distinti saluti

Il Sindaco

Rossana Soffritti

Scritto da il 17.11.2009. Registrato sotto ambiente/territorio, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “«E’ UN DEPOSITO, NON UN IMPIANTO DI LAVORAZIONE DI PNEUMATICI USATI»”

  1. alberto

    In riferimento a quanto esposto nell’articolo pubblicato e avendo esperienza nel settore del riciclaggio, informo che la società G.E.G non è paragonabile alla “Ecoltecnica Sistemi” prima di tutto perché i pneumatici non hanno la pericolosità come i frigoriferi (circolano tutti i giorni sulle strade ! ) e secondo, per il semplice fatto, che il terreno in questione è di proprietà G.E.G, invece dove sono attualmente stoccati i frigoriferi era in affitto e senza sistemi di sicurezza,
    Sono profondamente deluso dalle preoccupazioni denunciate dal Comune dei Cittadini poiché inutili,banali e inesistenti, mentre avendo preso informazioni sul tipo di organizzazione e lavorazione dell’impianto e conosciuto l’Amministratore della società G.E.G, mi allarma soltanto il fatto che stiamo rischiando di perdere un’attività unica in Toscana e molti posti di lavoro.

    Vi siete domandati il motivo per cui la società G.E.G non prosegue con l’attività ???
    Appena avrò alcune risposte tornerò a commentare il Comune dei Cittadini che attacca senza mezzi termini i progetti dei giovani imprenditori!

  2. anna

    Leggendo quello che è stato esposto nell’articolo pubblicato, vorrei formulare una domanda al Sig. Zucconi, che purtroppo non conosco, il quale dimostra molto accanimento contro l’amministrazione del Comune di Campiglia e poca conoscenza per la tutela dell’ambiente – le preoccupazioni del Gruppo dei Cittadini è generale o la critica proviene soltanto da una voce dell’opposizione che serve a scagliare discredito sul Comune di Campiglia Marittima ?
    Sig. Zucconi quello che lei trasmette in tutti gli articoli che ha pubblicato è tanta ostilità verso tutto quello che il Comune di Campiglia M.ma decide !!

  3. antonella

    Vorrei replicare, gli articoli usciti precedentemente nei giornali “IL TIRRENO” E “LA NAZIONE”, poiché il Sig. Zucconi e il Sig.Francesco Rossi hanno commentano in modo spiacevole i lavori effettuati presso la zona della Stazione.
    Esprimo il mio sdegno su quanto scritto, poiché i signori suddetti attaccano il Comune e offendono tutti gli imprenditori, impegnati nella bonifica di questa zona.
    Addirittura l’articolo pubblicato il 14 ottobre sul quotidiano “IL TIRRENO” espone:
    “ La stazione è uno snodo centrale per la mobilità-scrive la lista di opposizione -eppure TRENITALIA riduce le corse dei treni ed i servizi per i passeggeri. Il principale accusato però altri non è che il Comune che, interverrebbe da anni con una pessima urbanizzazione della zona ecc…….” quindi il motivo, per cui TRENITALIA riduce le corse, è la indecente urbanizzazione realizzata ??
    Vorrei ricordare che qualche anno fa, nella zona della stazione era presente un acquitrino pieno di rane, un campo abbandonato con erbacce, usato alcune volte come discarica ( questo è degrado ) mentre oggi la zona non è assolutamente in via di distruzione semmai di espansione commerciale.

  4. andrea

    Il recupero dei pneumatici avviene trasformando i pneumatici che purtroppo sono abbandonati in strada, in granuli di varie dimensioni per la produzione di manufatti come:

    Piastrelle atraumatiche per parchi giochi rese obbligatorie in Europa dalla Norma EN 1177, Rivestimenti di piste ciclabili e pedonali, Pannelli fonoisolanti, fonoassorbenti per pareti e solai
    Barriere antirumore, Passerelle balneari, Arredo urbano, Mattoni antiproiettile per poligoni di tiro
    Arredo Urbano, Articoli da giardino, Parabordi per moli di attracco natanti, Campi da calcio / impianti sportivi, Componente dell’asfalto acquaplaning, drenante ecc.

    Zucconi e Rossi per criticare così duramente il progetto e per valutare la zona non idonea alla lavorazione dei pneumatici, conosceranno sicuramente il procedimento della lavorazione e dello stoccaggio del pneumatico e così chiedo:
    – avranno sicuramente esperienza di questo tipo di rifiuto speciale non pericoloso ? Saranno Periti Chimici? Periti Ambientali ? Geologi ? Conosceranno le normative di riferimento D.Lgs ? Sono stati consigliati da professionisti del settore? Se sono così informati perché attaccano senza ragione ?

  5. debora

    rispondo al Sig. Andrea che ha commentato l’articolo.
    La risposta è semplice:
    il motivo per cui il Comune dei Cittadini attacca con accanimento il Comune di Campiglia Marittima è soltanto “politica”. La sinistra che attacca l’Amministrazione di sinistra, è inammissibile come la guerra in politica possa influire negativamente su progetti così importanti e risolutivi per la comunità !!!

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