PIOMBINO: GIORNATA DEL RICORDO PER LE VITTIME DELLA STRADA

incidente-stradaleL’ONU, nella ricorrenza della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, il 15 novembre 2009,  ci invita a dare rilevanza sociale alla gravità della strage stradale perché essa non sia sottovalutata.

A questo scopo l’AIFVS ha chiesto agli enti locali, nel cui territorio operano le proprie sedi, di illuminare un monumento significativo nella ricorrenza della Giornata del Ricordo: la metafora della luce vuole esprimere sia il bisogno di accendere i riflettori su una strage dimenticata e sostenuta dalla sottovalutazione del reato e del danno, sia la necessità di risvegliare alla radice il senso di responsabilità, che è luce per ciascuno di noi e che deve qualificare non solo il comportamento di chi guida, ma anche di chiunque operi nelle istituzioni o nelle aziende ed a tutti i livelli
Nel seguire questo invito dell’ONU, anche a Piombino, questa giornata ha avuto un grande rilevo.

All’iniziativa di Sandra Lunghini (dell’Associazione Italiana Familiari a vittime della strada) e di Aldo Fabbri (dell’associazione «Fede per la vita»)  e Manfredo Bianchi dell’ACAT Val di Cornia), Piombino ha fatto memoria dei morti sulle strade attraverso la creatività di Gloria Corsini ed Eraldo Ridi che hanno scelto come monumento da illuminare la parete del Rivellino, antica porta d’ingresso alla città di Piombino. Con una porzione di auto, non incidentata, incastonata nella parete hanno voluto significare un  procinto di attraversare il muro ed entrare in un’altra dimensione.
L’idea del passaggio vuol suggerire la riconciliazione tra perdita e ricordo, tra assenza e presenza, tra la traumaticità degli eventi e la continuità della vita che batte altri tempi, che cerca giustizia , ma anche di impedire altre perdite. E attraverso diverse luci che si intrecciano hanno voluto significare il sapore di questa vita, la pace interiore in contrapposizione con gli affetti strappati.
Tre momenti sono rimasti significativi nell’opera di Gloria e Eraldo: il primo che «Nessuno è immortale». Per ciò chi sta alla guida di ogni mezzo deve riflettere sul nostro delirio di onnipotenza rispetto alla vita e liberarsi dell’idea che la morte riguarda sempre gli altri e che loro possono permettersi tutto.
Il secondo momento puntava sul «NO alcool – SI party_re». Ci si può divertire, gioire, fare amicizia, godere della vita e del proprio corpo senza il bisogno di alterare le percezioni dell’altro e della vita. Infine hanno attirato i presenti sul principio che la «Velocità è mito… prudenza è valore». Ed a chi ha perso i propri cari sulla strada, i due artisti hanno fatto ricordare Charles Péguy dicendo: «Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino»

Ma analiziamo cosa succede sulle nostre strade:

Gli incidenti stradali sono un problema di salute pubblica molto importante, ma ancora troppo trascurato. Per l’Oms sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Si stima, inoltre, che senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. Il peso di questo problema non è distribuito in maniera uniforme ed è fonte di una crescente disuguaglianza tra i diversi Paesi, con svantaggi socioeconomici delle categorie di persone più a rischio. Per esempio, in Italia, ogni giorno si verificano in media 633 incidenti stradali, che causano la morte di 14 persone e il ferimento di 893. Nel 2007 si sono verificati 230.871 incidenti stradali, che hanno provocato il decesso di 5131 persone, mentre altre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravità
Per quanto riguarda le circostanze in cui si verificano gli incidenti, i comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (45% dei casi). Il comportamento scorretto del pedone o lo stato psico-fisico alterato dello stesso pesa per il 3% sul totale delle cause di incidente.
Le persone maggiormente colpite sono i conducenti dei veicoli coinvolti (il 71% dei morti e il 69,8% dei feriti). I passeggeri trasportati rappresentano il 16,7% dei morti e il 23,9% dei feriti mentre per i pedoni i dati sono più bassi (6,3% di feriti e 12,2% dei morti).
Il dato più allarmante si conferma anche in Italia: sono i giovani tra 25 e 29 anni la categoria più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali, con ben 554 morti e 38.521 feriti.
Uso dei dispositivi di sicurezza

Secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi per il 2007, l’utilizzo del casco e della cintura anteriore, anche se con differenze regionali notevoli, è piuttosto frequente: i dati indicano una percentuale di utilizzo regolare, rispettivamente pari al 91,5% e all’81,8%., mentre la cintura di sicurezza sui sedili posteriori è usata regolarmente da meno di una persona su cinque (18,9%).
Alcol e guida
In Italia, i dati riferiti dall’Osservatorio nazionale alcol in collaborazione con l’Oms, l’Istituto superiore di sanità e il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e prevenzione della salute, sono chiari: in Italia, l’alcol è la causa del 30-50% degli incidenti stradali e la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. La riduzione degli incidenti stradali attraverso interventi mirati porterebbe a una riduzione del costo economico, sanitario e sociale, stimato nel 2007 in oltre 30 miliardi di euro, quasi il 2% del Pil.
Secondo i dati 2007 del sistema di sorveglianza Passi quello della guida sotto l’effetto dell’alcol (“guidare dopo aver bevuto due o più unità di bevande alcoliche nell’ora precedente”) è un problema diffuso. E l’abitudine a guidare sotto l’effetto dell’alcol è più frequente tra gli uomini e nella fascia di età 18-34 anni.
Il comandamento NON UCCIDERE sulle strade si riassume anche in queste 11 semplici regole:

– non passare con il rosso
– non fare sorpassi azzardati
– rispettare la precedenza
– rispettare i limiti di velocità
– rispettare le strisce pedonali
– allacciare cintura e casco
– usare i seggiolini per i bambini
– non giocare sul motorino
– non bere alcolici prima di guidare
– non usare il telefonino alla guida
– non fare il prepotente alla guida.

don Herman

Scritto da il 19.11.2009. Registrato sotto cronaca, ultime_notizie, video. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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