PIOMBINO: IL PD CONTRO IL “PROCESSO BREVE”
“Mille Piazze” per l’Italia, la sua Costituzione, il rispetto delle leggi. Così il Partito Democratico esprime la sua contrarietà verso il ddl sulla giustizia presentato in Senato contenente la normativa sul cosiddetto “processo breve”. Una serie di manifestazioni nelle piazze di tutta Italia daranno voce alle proteste in difesa della legalità e dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Abbiamo assistito, in Piazza Gramsci, all’appuntamento piombinese dell’iniziativa, una occasione utile per riflettere su questi temi e per promuovere la candidatura del segretario Matteo Tortolini al consiglio regionale.
“Il ddl sulla giustizia che contiene il cosiddetto processo breve è stato presentato in Senato: per salvare il premier dai suoi guai giudiziari, precede l’estinzione del procedimento penale se uno dei 3 gradi durerà più di 2 anni. Moriranno così moltissimi processi: si salveranno gli imputati e le vittime resteranno senza giustizia e risarcimento. Tra questi, potrebbero essere a rischio i processi Eternit, Cirio e Parmalat.” Così il PD argomenta nella sua protesta.
Simbolo dell’iniziativa, che si tiene contemporaneamente in molte piazze del Paese, è stato l’appello dello scrittore Roberto Saviano al Presidente del Consiglio che qui riportiamo:
“Signor Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul “processo breve” e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto.
Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.
Con il “processo breve” saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l’unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.
Ritiri la legge sul processo breve.
Non è una questione di destra o sinistra.
Non è una questione politica.
Non è una questione ideologica.
E’ una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.”
L’iniziativa, anche se scarsamente partecipata, è stata anche un importante appuntamento per la raccolta firme per la candidatura del segretario del PD Val di Cornia- Elba alle elezioni primarie per il Consiglio Regionale Toscano previste per il 13 dicembre 2009.
Andrea Fabbri