PIOMBINO, I SOCIALISTI ESCONO DA SINISTRA E LIBERTÀ
I Socialisti piombinesi, in coerenza con quanto deciso dal partito a livello nazionale, chiudono con l’esperienza di Sinistra e Libertà pur consapevoli che quel quasi 8% di voti presi dalla lista alle comunali sia derivato, oltre che dalla credibilità e dalle capacità dei candidati, anche da un valore aggiunto portato dal progetto che tentava di costruire una sinistra riformista, laica, libertaria ed ambientalista più vasta della somma delle varie forze.
«Lo facciamo -commenta il comunicato – però anche con convinzione perché quel progetto è stato via via indebolito da una serie di eventi ed incomprensioni che ne rendevano arduo il percorso: dall’uscita dei Verdi decisa al loro congresso all’insistenza da parte di alcune componenti a trasformare da subito SeL in un nuovo partito dall’identità, a nostro avviso, confusa e quindi privo di coerenza programmatica.
A queste difficoltà, al di là delle responsabilità sulle quali ovviamente ciascuno darà le proprie legittime interpretazioni, si è aggiunta in Toscana l’impossibilità di trovare un accordo per le prossime elezioni regionali che invece affronteremo con due liste diverse, i socialisti in una alleanza riformista coerente con le tradizioni socialiste, insieme al Pd; gli altri col simbolo di Sinistra, Ecologia e Libertà. Prendiamo atto che il percorso individuato non è più lo stesso ed usciremo dagli organismi comuni creati anche a Piombino e dal gruppo consiliare, col nostro eletto Federico Mambrini che andrà nel Gruppo Misto come prevede il Regolamento.
Naturalmente – conclude il comunicato – non vogliamo venir meno ai programmi elettorali sottoscritti come lista Sinistra e Libertà per Piombino ed ai conseguenti impegni presi in primo luogo con i cittadini, col Sindaco Gianni Anselmi cui ribadiamo la nostra piena e forte fiducia e con la coalizione di centro sinistra. Ci auguriamo, nell’interesse dei nostri elettori e per non disperdere il patrimonio di elaborazione ed esperienza comune fatta, che altre forme possibili di collaborazione e condivisione possano essere trovate tra i socialisti e la nuova formazione Sinistra Ecologia e Libertà sulle varie questioni, in primo luogo su quelle piombinesi».
Riportiamo sull’argomento un intervista al segretario di zona Stefano Ferrini. A breve pubblicheremo anche un comunicato e un commento di Sinistra ecologia e libertà.
D) Allora Ferrini, secondo i socialisti il progetto di Sinistra e Libertà è fallito?
R) Intanto spero che i rapporti a livello locale tra socialisti e Sinistra Ecologia e Libertà rimangano buoni e sia possibile sviluppare nuove forme di collaborazione e condivisione di scelte per non disperdere quel patrimonio comune di elaborazioni, esperienze e rapporti anche personali maturato durante le elezioni comunali. Sul progetto nazionale, era senz’altro molto ambizioso perché tentava di mettere insieme tradizioni politiche e culturali molto diverse, con l’obiettivo di dare a questo Paese una sinistra riformista laica ed ambientalista del tutto nuova, che al momento né il Pd, né Rifondazione sono in grado di esprimere. Progetto che però partiva un po’ debole perché non era stato in grado di coinvolgere i radicali, indispensabili secondo me per costruire davvero una sinistra di governo innovativa. Purtroppo poi a livello nazionale spinte delle componenti ex o neo comuniste per trasformare subito SeL in un partito dai tratti indistinti e confusi hanno isolato i socialisti dal progetto e ci hanno costretto ad uscirne. Non potevamo accusare il Pd di non avere una identità e contemporaneamente sciogliere il PSI in un contenitore anch’esso senza identità. È l’identità che poi fa i programmi da presentare agli elettori.
D) Per esempio?
R) Sulla precarietà del lavoro, vogliamo negare che un certo livello di flessibilità è necessario alle imprese per poter competere in un mercato instabile e globalizzato? E che il tema vero non è demonizzarla, ma inserire le tutele sociali per quando un lavoratore flessibile è fuori dal mercato del lavoro e disincentivarne l’utilizzo a lungo, che lo rende non flessibile, ma precario a vita? Bene, chi ha alle spalle una identità socialista da le risposte che tutti i socialisti danno in Europa, ma chi crede ancora nel comunismo o non ne è uscito completamente ed ha l’orticaria solo a sentir parlare di esigenze delle imprese, come fa a dare questo tipo di risposte?
D) Ed allora andate in bocca del Pd?
R) Non andiamo proprio in bocca di nessuno! Potevamo però scioglierci in un contenitore senza sapere quali erano i contenuti? Io a Bagnoli c’ero con una delegazione di SeL di Piombino e proprio là fu deciso di fare a dicembre una grande assemblea programmatica , cioè di parlare delle come una nuova sinistra vuol affrontare i problemi del Paese, che sono grandi e come minimo sottovalutati dal governo in carica. Poi ci si è incaponiti sul tema partito subito o dopo le regionali, ma siamo sicuri che sia proprio questo che interessa alla gente? Col Pd abbiamo stretto invece in Toscana un accordo di buon senso, accordo che lo stesso Pd aveva chiesto a tutta SeL, ma che gli altri hanno rifiutato.
D) L’accordo dei posti che il vostro segretario regionale Ciucchi voleva tenere segreto?
R) In politica conti se hai numeri, il resto sono chiacchere da salotto o da bar dello sport! SeL in Toscana alle europee è stata sotto il 4%, in estate il Pd aveva già l’accordo col Pdl per fare lo sbarramento al 4% e fare il pienone col voto utile. Era scandaloso accordarsi prima per garantire che quel 3 e rotti % andasse in una lista unitaria fatta da Pd e SeL, ottenendone in cambio qualche eletto e qualche responsabilità di governo? Il PSI, rimasto solo, ha accettato. Molti di coloro che si sono indignati per quell’accordo militavano del Pds ed al tempo delle legge elettorale uninominale alla Camera e Senato ci costringevano ad accordi ben peggiori per poter avere eletti!
D) E quindi?
R) E quindi abbiamo costituito una lista unitaria tra PD e PSI che sosterrà Rossi alla carica di Presidente della Regione. Parteciperemo alle primarie del 13 dicembre appoggiando, in questa lista, nel nostro collegio dove non vi sono candidati del PSI, Matteo Tortolini, perché da sempre, anche nel suo partito, espressione di una cultura politica socialista e riformista, perché giovane e fuori dagli schemi dei vecchi politici polticanti, perché espressione di questo territorio che merita senz’altro grande attenzione dalla nostra Regione e quindi ha la necessità che sia ben rappresentato. Matteo è uno che alla buona politica ci crede davvero e la pratica, con molto impegno, è sempre stato vicino ai socialisti anche quando i rapporti tra i nostri due partiti non erano dei migliori. Per cui non solo non ci costa fatica appoggiarlo a queste primarie pur non essendo iscritto al PSI, ma lo facciamo con la convinzione di mandarci davvero “uno di noi”, come recita il suo slogan.
Beh, fa bene il signor Ferrini a dire che Matteo è uno di noi ,è vero. Anzi è forse più giusto dire che lui Ferrini presto sarà uno di loro, visto che è probabile, quasi certo che il suo segretario Nencini li traghetterà, contenti, all’interno del PD.
Di fatto l’operanzione PS(I) in lista PD toscano alle regionali, oltrechè il giusto riconoscimento, espresso concretamente in assessore e consiglieri regionali al PS(I), per chi tanto si è adoperato con accordi segreti in favore della vergognosa legge elettorale( ricordo che Nencini s’incatenò per protestare contro lo sbarramento al 4% della legge elettorale europea) frutto dell’accordo PD-PDL, è anche il preambolo, la prova di quello che di qui a poco sarà la scelta definitiva del PS(I): la confluenza nel PD. Naturalmente con un bel saluto alla tanto sbandierata identità socialista, di cui Ferrini sembra così tanto preoccuparsi, per altro solo quando quella , a suo dire, è stata minacciata in SeL. Forse,caro Ferrini, con molta probabilità, in SeL era accolto il pensiero socialista, meno le inquitudini, i turbamenti di dirigenti, preoccupati più di garantirsi qualche prebenda individuale che non di vedere rispettato fine in fondo quel pensiero.
Il sig. Rica80 dà un’interpretazione delle parole del segretario comunale del PSI Ferrini totalmente inesatte alle quali è giusto replicare dicedogli che il PSI sarà autonomo e sceglierà in base ai programmi e agli alleati possibili i vari compagni di viaggio durante le prossime tornate elettorali.Oltretutto alle regionali non è vero che il PSI starà nella lista del PD bensì PD e PSI hanno creato una lista unica,Toscana Democratica,per correre alle regionali. Non si diano quindi infondate notizie.
Sinistra libertà e Ecologia era un bel progetto per una sinistra unita che delle idee faceva valore e principio,ma abbiamo definito democraticamente lo scioglimento da SLE perchè i Socialisti non potevano stare in un contenitore privo di idee e quelle poche che c’erano contrarie alle proprie filosofie. Infatti non eravamo d’accordo con gli scioperi della FIOM(vedere la rivalità Cremaschi/Epifani),non potevamo lasciar stare la collocazione europea che secondo noi caratterizza un partito,e tante altre cose,come le continue offese ai dirigenti socialisti sul vecchio sito web!
Dimostrazione che SLE non può andare avanti sono per esempio le primarie:in tutta la Toscana ci sono stati meno voti che alle scorse elezioni in provincia di Livorno,oppure nella stessa provincia di Livorno ha preso meno voti di quante ne prese l’attuale vice presidente della Provincia. insomma,in tanti sanno che senza socialista,SLE non esiste oppure è una sinistra arcobaleno 2 piena di ex!
Comunque buon viaggio e buona fortuna,l’Italia ha bisogno anche di voi,e se sono rose fioriranno visto che comunque il PSI può sempre rientrare in SLE visto che ne è ideatore e detentore di nome e simbolo.
Ah,io mi sono firmato,la prossima volta fallo anche tu!
Caro Baragatti, non mi firmo , è una mia scelta, l’accetti democraticamente e risponda nel merito.
Si può dire ciò che si vuole, anche che un bicchier d’acqua contribuisce ad elevare il livello dei mari: toscana democratica è la lista del PD nella quale, dopo gli accordi segreti di Ciucchi e Nencini con Manciulli, sono confluiti i socialisti( che gli ultimi sondaggi o non danno o danno al 0.3 % ndr).
Caro Baragatti lei è piuttosto fumoso nel precisare i motivi per i quali in effetti il PS(I) ( I- escamotage nenciniano per tamponare la scissione di Bobo Craxi-Zavattieri che hanno di fatto rifondato il PSI) ha abbandonato SEL. Certo nella costruenda formazione politica si confrontavano idee diverse per cultura ed appartenenza, anche se la prospettiva di riunificare la sinistra in chiave moderna, autonoma , capace di sintetizzare il meglio del pensiero del 900 con il nuovo, tale da ridare speranza a tutti coloro che credono in una rinascita del centrosinistra concretamente alternativo alla destra, avrebbe dovuto spingere a superare divisioni spesso immotivate. In realtà la difficoltà maggiore è derivata dal fatto che il PS ha realizzato proprio a livello regionale un accordo con il PD , soprattutto garantendo di votare a favore della legge elettorale frutto dell’intesa PD-PDL, con sbarramento al 4 %( ricordo che Nencini s’incatenò davanti a Montecitorio per protestare contro un’analoga legge per le europee), ed avendo in cambio la garanzia di un posto nel listino per consigliere regionale e di un assessore nella giunta eletta.Il bello della faccenda è che fatto l’accordo il PS avrebbe voluto impedire agli altri di SEL di presentare il simbolo alle regionali toscane, loro sacrosanto diritto, a meno che anche in politica non valga una sorta di CIG, della quale gli stessi avrebbero dovuto usufruire pro tempore in attesa di far passare le elezioni regionali. Da qui , da questa pretestuosa imposizione del PS è derivata la rottura , che in sintesi non ha niente di alto , niente a che vedere con i principi, ma molto che a che vedere con le poltrone.
beh…poco da aggiungere se non che almeno i socialisti ci mettono la faccia e continueranno a mettercela.Altri,useranno parvenze e fumo per poi andare allo stesso obiettivo dei socialisti che almeno usano onestà.Sulla questione craxi…ero più informato ioe i risvolti di questi giorni lo dimostrano.Per quanto riguarda sel,i socialisti sono dei riformisti e non conservatori:impossibile stare con la sinistra arcobaleno versione mignon!Sul simbolo:se una cosa è anche mia,la si usa anche con il mio consenso,questa è democrazia.Sui sondaggi:gli esperti non tengono conto che il psi è uscito da sel,e riconoscono a bobo craxi lo 0,3.Sinistra e libertà,nell’ultimo sondaggio di gennaio è all’1,2,il psi di nencini all’1,2…ai posteri l’ardua sentenza