PIOMBINO: CITTA’ FUTURA, AL VIA LA BONIFICA DELL’AREA
Un’importante tappa per la riconquista della città e per la rigenerazione urbana dell’area siderurgica dismessa. Il Ministero dell’Ambiente ha approvato il progetto definitivo per la bonifica delle aree pubbliche di Città Futura. Quindici ettari di terreno, la cui bonifica rappresenta una condizione essenziale per dar corso agli interventi programmati dal Comune su quelle aree con il PIUSS (parco scientifico-tecnologico; museo del “Ferro e dell’Acciaio” attraverso il recupero del capannone “siviere”, la realizzazione di un parco archeologico industriale che abbia funzioni anche di “filtro” tra la città e l’industria).
Nelle prossime settimane il Comune potrà dare corso alle procedure di gara per l’attuazione degli interventi previsti, che partiranno con la liberazione delle aree ex Siderco da parte della Lucchini nel corso del 2010. Gli interventi consisteranno nel marginamento profondo delle aree interessate e nell’asportazione delle terre contaminate per consentire il recupero dei terreni alle nuove funzioni urbane.
Il percorso di bonifica dell’area è un percorso iniziato diversi anni fa. Nel frattempo si sono succeduti cambiamenti legislativi, accordi di programma con Ministero e Regione, la recente risoluzione del contenzioso con la Lucchini per la liberazione dell’area ex Siderco.
Nel 2002 il Ministero dell’Ambiente approvò il primo piano di fattibilità per la caratterizzazione dell’area, presentato dal Comune. A questo fece seguito l’avvio delle operazioni di caratterizzazione e la predisposizione di un progetto preliminare di bonifica che venne approvato dal Ministero dell’Ambiente con tutta una serie di prescrizioni.
La fase di analisi e di integrazione del progetto di bonifica, si è poi intrecciata con la proposta di messa in sicurezza della falda proposta in un secondo tempo dal Ministero dell’Ambiente, con una discussione iniziata già dal 2006.
Con l’approvazione definitiva del progetto, il Comune di Piombino dovrà provvedere alla bonifica dei suoli. Tutto quello che riguarda la messa in sicurezza d’emergenza della falda, Mise, verrà assorbito invece dal progetto generale relativo a tutto il territorio del Sin, di pertinenza diretta del Ministero dell’Ambiente, nel rispetto di quanto previsto nell’Accordo del 18 dicembre 2008.
I costi stimati per la bonifica dei suoli sono pari a 22,5 milioni di euro, saranno sostenuti in massima parte con gli stanziamenti previsti nell’ Accordo di Programma Quadro del 21.12.2007, e suoi successivi adeguamenti, pari 15,5 milioni di euro.