PIOMBINO: UN FUTURO DA RTA PER VIA AMENDOLA?
Riportiamo un comunicato del circolo piombinese di Rifondazione Comunista che pone alcuni dubbi sul progetto balneare di Viale Amendola. Riportiamo il comunicato integralmente.
“Dopo gli annunci roboanti – inizia Rifondazione Comunista – e gli altrettanto roboanti fallimenti delle previsioni del piano della costa urbana (centro benessere agli ex macelli , stabilimento balneare sotto piazza Bovio, ecc.) il Comune, non avendo fatto assolutamente nulla, “celebra” ora il contratto con il quale vende alla soc. Sorgente 7.889 mq. di aree a verde pubblico lungo viale Amendola. La vendita di queste aree era prevista da un bando, andato prima deserto e poi aggiudicato con un solo concorrente, per la realizzazione di un “centro ludico-ricreativo e balneare” per il quale occorrevano solo 922 mq. di terreno.
Ci chiediamo, e lo chiediamo al Comune, quale logica ci sia nel vendere un giardino pubblico e perché lo ha fatto nel contesto di un operazione che chiede ad un privato di costruire altrove una struttura balneare.
Si dice che le aree (non più pubbliche) di via Amendola dovranno rimanere a verde. Se è così, perché si grava l’impresa di un assurdo costo aggiuntivo di trecentomila euro, per un progetto che richiederà oltre 2 milioni d’investimento.
Qual è dunque la contropartita? Il Comune deve dirlo per evitare, come ha già fatto con gli ex licei, di modificare le previsioni urbanistiche dopo aver aggiudicato la gara per la loro vendita.Intanto dalla stampa apprendiamo che nel “ centro ludico-ricreativo- balneare” la soc. Sorgente prevede anche un “bed and breakfast con camere sul mare”. Come si comporterà il Comune se venissero richieste modifiche per garantire l’equilibrio economico dell’operazione immobiliare? I precedenti di questa giunta non fanno ben sperare e in questo caso in gioco ci saranno i giardini pubblici e la costa sotto via Amendola, per la quale si affacciano concreti pericoli di cementificazione . Inoltre, visto che la costa urbana è sottoposta a franosità e le acque, in particolare al Canaletto, non sempre sono risultate balneabili, viene da chiedersi se l’equilibrio economico di questa oscura operazione non verrà ricercato in qualche camera in più sul mare per fare un eco-mostro come la RTA di Salivoli o, addirittura, con qualche casa nelle aree private a verde di via Amendola. Una variantina non si nega mai.
Questa amministrazione – conclude Rifondazione – si sta distinguendo negativamente per annunciare e non fare, ma non vorremo ritrovarci a rimpiangerli nel momento in cui decidono di fare cose che appaiono prive di logica”.
PRC Circolo di Piombino 01/01/2009