E SE LA LUCCHINI LA COMPRASSERO I MARZIANI?

lucchini-marziani2Ieri la Severstal, uno dei leader di acciaio del mondo e compagnie minerarie, con un patrimonio fondamentale per la Russia, gli Stati Uniti e in Europa, ha commentato in una breve nota le lunghe speculazioni della stampa nazionale e internazionale riguardo una eventuale trattativa del gruppo per vendere le sue azioni europee (gruppo Lucchini di Piombino) .

La Società ha confermato che continua ad esplorare tutte le opzioni al fine di garantire la struttura più appropriata per lo sviluppo di queste operazioni, compresa una possibile vendita della sua quota di partecipazione in attività europee di un partner strategico. Un ulteriore annuncio sarà fatto a tempo debito dall’azienda.

Con questa breve nota il principale azionista dello stabilimento piombinese ha cercato di dare uno stop al tam tam di notizie circa un eventuale cessione del gruppo, cosa che comunque non sarà facile vista l’attuale congiuntura economica persistente, e gli ingenti capitali che l’eventuale compratore deve investire sugli impianti.

Sull’argomento riportiamo una nota del nostro Grillo Parlante che, nell’analisi di ogni eventuale possibile compratore, propone un gruppo che ancora sulla stampa nazionale e internazionale non era ancora stato proposto. Ovviamente l’ironia è tutta sui media, e non sulla situazione dentro e fuori dello stabilimento piombinese che è ovviamente di grande preoccupazione per tutti.

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COMPRATORI DAL PIANETA BIRO? «ANCORA NESSUNA OFFERTA»

Ecco che la grande madre che  ha accolto tanti e tanti  cittadini piombinesi nel suo grembo caldo di fuoco sta nuovamente battendo cassa. Secondo gli osservatori e i sindacati, la Severstal, sarebbe interessata a vendere la quota di Lucchini per concentrarsi su attività produttive interne russe, molto più economiche da tutti i punti di vista (sarà colpa delle elevatissime tasse sul lavoro in Italia?) .

Naturalmente una notizia così importante, ma nello stesso tempo caotica ed incerta getta la città nell’incertezza più profonda: chi comprerà lo stabilimento? Verrà chiuso? Verrà trasformata in una grande rotatoria così in voga in città? Le domande sono molteplici ed ogni cosa è possibile. Una cosa è certa, a breve termine la Lucchini di Piombino cambierà padrone. Dalle prime indiscrezioni sembrava che il “Gruppo” dovesse tornare nelle mani della famiglia bresciana, ma sono solo ipotesi poco fondate, che hanno impiegato pochissimo tempo per essere vanificate; altre voci parlano del Gruppo Riva, leader assoluto nel campo delle produzioni siderurgiche e prodotti ad essa collegate.

Anche questa ipotesi si è verificata infondata, dato che il Gruppo Riva è già drammaticamente provato dalla situazione del mega impianto di produzione a ciclo integrato di Taranto. A seguire si è prospettato plausibile l’acquisto da parte del Gruppo Arcelor Mittal, proprietario della Magona di Piombino, anche questa ipotesi è stata smentita molto velocemente a causa del grave dissesto finanziario e produttivo legato alla crisi finanziaria di questi ultimi anni che l’azienda sta vivendo.

Insomma, a quanto pare non c’è nessuno che vuole accollarsi la proprietà del nostro mostro di ferro, che per anni ed anni ha dato e preso la vita di molti italiani, ma le speranze di chiarezza vengono riaccese da un quotidiano moscovita “Vedomosti”, che rilancia per la Lucchini di Piombino l’ipotesi Cinese.

Fino ad oggi l’ipotesi più plausibile è l’interessamento del Gruppo Baosteel di Shanghai, guidato per decenni dalla dama d’acciaio, Xie Qihua. Il gruppo Baosteel è uno dei maggiori produttori mondiali, un colosso da 35 milioni di tonnellate annue, che opera già da alcuni anni in Italia con lo stabilimento di Genova, e potrebbe acquistare la Lucchini ad un prezzo “conveniente”, notevolmente inferiore da quello per cui fu comprata dall’attuale padrone  Alexey Mordashov.

L’avventura cinese iniziò in Italia in maniera molto particolare, infatti nei primi anni ’80 il “gruppo” acquisto tutti i macchinari dismessi dall’Italsider di Bagnoli. Questi macchinari vennero smontati pezzo per pezzo e trasportati in Cina, dove vennero modernizzati e rimontati, riuscendo a creare un moderno stabilimento per la produzione di acciaio a ciclo integrato. All’inizio la produzione del gruppo Bausteel era esclusivamente per il mercato interno, ma con l’andare del tempo, e del mercato sopratutto, è riuscita, fornendo materiale ad un prezzo più basso della media europea, a crearsi una nicchia anche in europa, diventando nel 2001 fornitore del gruppo italiano FIAT.

Se anche questa ipotesi non dovesse trovare campo, già al lontano orizzonte si prospetta l’ennesima (e più credibile) soluzione: infatti un agenzia stampa, del tutto ignota fino ad oggi, ha dato un annuncio molto sintetico, ma altrettanto preoccupante che recitava: “Approda sulla terra il colosso Hsxxwb”.  La notizia ha gettato nello sgomento i più alti vertici della  stampa nazionale ed internazionale. Questa notizia è una cosiddetta bufala? Pare proprio di no.

Sembra infatti che da alcuni giorni strani omini verdi si aggirino sospettosi dentro gli impianti della Lucchini di Piombino, in particolare nei reparti di cc2 e cc3. I nuovi investitori vengono dalla costellazione di Andromeda, da un piccolo pianeta di nome Biro.  Sui nuovi acquirenti non ci sono certezze, solo indiscrezioni: fonti interne dicono che il gruppo sia interessato all’acquisto della Lucchini per l’altissima qualità dell’acciaio che viene prodotto in quello stabilimento, per il bassissimo livello di impurità presenti in esso e per la sua altissima biodegradabilità (sul loro pianeta naturalmente).

Infatti, sempre secondo indiscrezioni, pare che sul pianeta Biro l’acciaio sia usato per la pulizia del corpo e per detergere i numerosi orifizi che le strane creature possiedono, e l’acciaio prodotto nello stabilimento di Piombino, grazie alle grandissime proprietà antideformanti, sia l’ideale per la pelle ruvida delle creature. Niente altro è lecito sapere, sembra però che il Comune di Piombino fosse già da molto tempo informato della misteriosa cordata interessata all’acquisto, cambiando il nome del loro “progetto Utopia” in “Città Futura”, intesa e progettata per far trovare una giusta  e degna accoglienza ai nuovi padroni provenienti dal lontano pianeta Biro.

Scritto da il 6.2.2010. Registrato sotto Foto, grilloparlante, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “E SE LA LUCCHINI LA COMPRASSERO I MARZIANI?”

  1. marghe

    faccio i miei complimenti a questo grillo parlante che sul far diventare la lucchini l’ennesima rotatoria piombinese mi ha fatto scompisciare dalle risate… io aprirei un dibattito come mai a piombino ci sono così tante rotatorie e negozi di mutande?

  2. valentini

    mmm divertente…

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 23 giorni, 13 ore, 12 minute fa

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