RIFONDAZIONE SU ASIU: «COMPLIMENTI PRESIDENTE!»
Riportiamo integralmente un comunicato della locale segreteria del partito della Rifondazione Comunista, e uno dell’UDC, riguardanti le recenti vicende dell’ASIU di Piombino.
«Alcuni giorni fa – inizia Rifondazione Comunista – il Presidente del’ASIU Fulvio Murzi ha presentato i progetti di ASIU per il trattamento dei rifiuti nei prossimi anni. Dopo pochi giorni lo stesso Presidente ha comunicato l’aumento della TIA , la tariffa che i cittadini dovranno sostenere per i servizi resi da ASIU , aumento che raggiunge i livelli più elevati proprio a Piombino , così da raggiungere contemporaneamente il duplice obbiettivo di avere sul proprio territorio la discarica comprensoriale e contemporaneamente vedere incrementati la TIA più di quei Comuni che la discarica non l’hanno.
Complimenti Presidente non è da tutti raggiungere questi risultati . Oggi la notizia dell’indagine della magistratura che vede coinvolti anche i vertici dell’Azienda ; non si può certamente dire che i media non si occupino dell’ASIU, ma su questo torneremo ulteriormente ponendo domande e sollecitando riflessioni. Speriamo che vengano anche se é poco probabile. Pensiamo ora ai soldi che i cittadini dovranno sborsare: Murzi indica nella impossibilità nei prossimi tre anni ( il tempo che lui ritiene necessario per realizzare la nuova discarica ) di smaltire i rifiuti industriali provenienti da tutta Italia , la causa dell’aumento della TIA , ma quando finalmente ci sarà la nuova discarica ( dice Murzi ) potremmo prendere a Piombino tanti di quei rifiuti industriali che permetteranno non solo di riabbassare la tariffa ma potranno anche determinare utili per i Comuni proprietari di ASIU.
Un’occasione insomma! Ma al Presidente non sono venute a noia le occasioni e le svolte epocali tutte miseramente fallite? Ma forse qualche variabile non proprio sotto controllo deve essere sfuggita al Presidente Murzi nel teorizzare il concetto più rifiuti si prendono più si guadagna . Certamente nei fiumi di parole profuse in questi giorni , anche senza l’ultimo atto di oggi , qualche incongruenza salta all’occhio; come fa il Presidente Murzi a sostenere che appena potranno essere ripresi i rifiuti industriali si potrà riabbassare la TIA ; noi che di rifiuti non siamo esperti, se non per la parte che pesa sulle tasche dei cittadini , un consiglio però vogliamo darglielo: si guardi bene Murzi a come è stata concepita la TIA.
La TIA serve per coprire i costi che l’Azienda sostiene per garantire la gestione dei rifiuti urbani prodotti sul territorio comunale e la copertura dei costi deve essere totale ; se il Presidente intende coprire una parte di tali costi con i guadagni derivanti dallo smaltimento dei rifiuti industriali compie una operazione non consentita dal regolamento che disciplina la TIA.
E se l’ha fatto nel passato probabilmente ha sbagliato.
Forse – continua Rifondazione – sarebbe utile rivedere i progetti faraonici già illustrati ricalibrandoli su un territorio che riteniamo abbia già dato tanto dal punto di vista ambientale e non si debbono creare ulteriori ferite come quella di farlo diventare anche un centro di smaltimento dei rifiuti industriali prodotti ovunque .
Forse – conclude – la TIA si può contenere non seguendo la logica di sempre maggiori guadagni accettando ingenti quantità di rifiuti da smaltire , ma magari ricercando una maggiore economia nelle spese e quindi evitando gli sprechi e costi eccessivi e orientandosi verso investimenti oculati che possano veramente rispondere alle esigenze di questo territorio» .
PRC Segreteria Federazione Piombino-Elba-Val di Cornia Piombino 10/02/2010
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UDC: SE SEVERSTAL LASCIA, LO FACCIA IL PRIMA POSSIBILE
«Aprire il giornale ieri mattina e leggere le notizie riguardanti la nostra città non deve essere stato molto divertente per i piombinesi, sicuramente ne è scaturita un’immagine profondamente negativa e fortemente deprimente.
Da un lato le vicende legate all’inchiesta “Golden rubbish” con un presunto coinvolgimento dei vertici ASIU, che peraltro per il momento non vogliamo commentare per un principio di garantismo che a nostro avviso deve essere riconosciuto a chiunque e dall’altro le vicende della Lucchini con l’aggiunta di una serie di interventi profondamente “analitici”.
In effetti ne emerge una situazione poco edificante e sicuramente peggiore rispetto alla realtà, certamente è stato un giorno infausto che a ragion veduta preferiremmo dimenticare.
Per chi come noi è all’opposizione potrebbe essere l’occasione per girare il coltello nella piaga e parlare di fallimenti, di scelte sbagliate, di errori gravi, di promesse epocali non realizzate, ma tutto ciò non ci interessa, al contrario proprio per rispetto dei cittadini che vivono in questa città abbiamo il dovere di porci come forza politica credibile pronta a rimboccarsi le maniche per superare questi momenti di profonda difficoltà.
L’industria sta vivendo un momento difficile, siamo fortemente preoccupati per il futuro della siderurgia e delle nostre fabbriche, ma abbiamo il dovere di difendere con ogni mezzo a disposizione quello che abbiamo, perché con l’acciaio ci hanno mangiato molte generazione e non possiamo dimenticare che il nostro territorio è ancora fortemente dipendente da questa realtà.
Questo non è il momento dei proclami sulla diversificazione, quella strada doveva essere intrapresa molti anni fa, possiamo pensarci e tentare di realizzare uno sviluppo alternativo, ma ora l’impegno di tutti deve essere rivolto verso una soluzione, meno dolorosa possibile che dia in primis alla Lucchini, ma a tutto il settore industriale locale una concreta prospettiva futura.
Se Severstal se ne vuole andare non “potendo mantenere” gli impegni presi è meglio che se ne vada al più presto possibile, chi verrà al suo posto sappia che non troverà una città inerme, ma una comunità di gente perbene disposta a sacrificarsi per il bene comune.
Forse come qualcuno afferma è naturale che non debba esserci più una difesa ideologica della fabbrica, ma allo stesso tempo non possiamo assolutamente dimenticare la nostra natura di città industriale, altrimenti incorreremmo nel serio rischio di fare demagogia su ipotesi alternative che al momento possono essere solo di supporto, ma non assolutamente sostitutive di una produzione siderurgica fortemente vincolante per l’economia locale.
Intanto cerchiamo di essere sobri evitando di vendere fumo, difendiamo i nostri insediamenti industriali, se nel frattempo sapremo sviluppare nel modo migliore le nostre energie, forse fra dieci-quindici anni potremo essere indipendenti dalla produzione siderurgica, ma questa è un’altra storia».
Luigi Coppola – UDC
Sono perfettamente in accordo con queste due notizie e a pagare sono sempre i soliti bischeri siano utenti di un servizio o lavoratori.il problema principale e’
che come cittadini abbiamo perso il diritto di protestare e siamo diventati dei menefreghisti.Anche a Piombino ci stanno riempendo di cemento da tutte le parti (Spiaggie-Ripe-Terreni costieri) ma per salvaguardare quel poco di bello che ci e’ rimasto facciamo ben poco.