CARMEN CONSOLI: BELLO SPETTACOLO L’ELETTRA TOUR A PIOMBINO
Carmen Consoli, conosciuta anche come la cantantessa, essendo nota in Italia non solo per le sue doti di bravissima interprete e competente performer ma anche per l’essere una notevole cantautrice, si è esibita domenica 7 marzo presso il Teatro Metropolitan di Piombino (Li) in occasione della promozione del suo ultimo Elettra Tour.
Il concerto fa parte della serie di eventi dal titolo Steeli Differenti, organizzati e fortemente voluti dalle due associazioni toscane Nojerksite di Riotorto e Metarock di Pisa e patrocinati dal Comune di Piombino (Assessorato al Turismo, Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Politiche Giovanili) con il sostegno dello sponsor Unicoop Tirreno. In questa occasione la Unicoop Tirreno ed il Comune di Piombino hanno addobbato con i fiori del commercio equosolidale (Fairtrade) l’ingresso del teatro Metropolitan ed hanno offerto a tutte le donne presenti in sala un omaggio floreale, aiutando così le popolazioni dell’Africa e dell’America Latina.
Presente anche lo stand di Amnesty International, considerato che la Consoli con la canzone Mio zio è una delle dieci finaliste per il Premio Amnesty Italia 2010 che, ogni anno, seleziona le canzoni maggiormente impegnate nel trattare i temi sociali di violazione dei diritti e difesa dei principi fondanti la Dichiarazione universale dei diritti umani. La Consoli propone un progetto interessante e artisticamente innovativo. Presenta in modo parallelo due tour completamente diversi: l’Elettra Tour, tour teatrale acustico dai suoni soffici e dalle melodie rassicuranti con l’uso di archi e fiati ed il Ventunodieciduemilatrenta, tour dalle sonorità elettroniche e rock, in cui suonerà il basso anziché la chitarra.
L’artista siciliana è riuscita grazie al suo grande talento ed alla sua voce particolare a raggiungere platee europee e americane. La sua musica, raffinata, ricercata, alterna grazia e passione, tradizione e modernità.
Con il nuovo Elettra Tour abbraccia suoni acustici e popolari, grazie all’uso di strumenti particolari della musica etnica e folk come il banjo, il mandolino o catene a mo’ di percussioni, in altri la band utilizza il contrabbasso e il flauto traverso, in altri ancora la cantante si esibisce con la sola chitarra acustica muovendosi sensuale in una danza ipnotica accompagnata dal violino. Il tour è incentrato sul tema dell’amore e su tematiche sociali ma soprattutto su alcune figure femminili forti, capaci di reagire alle situazioni che la vita pone loro davanti ed è una critica a tutta quella mentalità piccolo borghese e provincialotta che fa sì che tutto mondo sia paese e che certi episodi sgradevoli e penalizzanti, che certi pregiudizi si ripetano in varie parti d’Italia. La cantante ha intrattenuto più volte il pubblico, dimostrandosi disponibile e grata non solo a chi la segue da tanti anni ma anche a chi ha contribuito alla buona riuscita del concerto, dagli elettricisti, agli addetti ai suoni ai suoi fedelissimi e bravissimi musicisti, alcuni dei quali la seguono dagli esordi: Santi Pulvirenti (chitarra elettrica), Leif Searcy (percussioni), Andrea Pesce (tastiere e moog), Massimo Roccaforte (chitarra-mandolino).
Il concerto, vario e di altissima qualità, ha visto l’alternarsi di una ventina di pezzi circa che spaziavano dal suo repertorio più recente fino a brani di quasi vent’anni fa. Sì, perché la cantante, pur essendo ancora molto giovane (35 anni), è già da molti anni a contatto con la musica e con gli strumenti musicali. Tra i brani più recenti Non molto lontano da qui (primo estratto dell’album Elettra) ed il secondo singolo estratto Mandaci una cartolina, canzone dedicata da Carmen alla morte del padre e portata come ospite al Sanremo di quest’anno. La Consoli ha omaggiato anche Battiato, che vediamo comparire in alcune immagini proiettate che facevano da scenografia al palco, mentre interpreta uno dei brani in cui i due siciliani hanno duettato. Con L’ultimo bacio, resa nota dalla pellicola omonima di Muccino, Parole di burro, L’eccezione, Contessa Miseria e Fiori d’arancio sentiamo finalmente le voci del pubblico in sala. Nel bis finale ha, infine, ripercorso la sua carriera sanremese iniziata col brano Quello che sento presentato per la prima volta nel 1995 a Sanremo Giovani, proseguita con la popolarissima Amore di plastica e poi ancora con Confusa e felice nelle nuove proposte del Sanremo 1997, che fu il primo vero grande successo di pubblico e le valse il disco di platino ed il PIM come rivelazione dell’anno. Infine ci ha regalato una versione emozionale di In bianco e nero che fu proposta con grande successo nel Sanremo 2000. Ha omaggiato, così, entrambi i genitori e ha regalato al pubblico presente in sala e molto caloroso tanti brividi ed emozioni da portare per sempre nel cuore.
Nel 2002 la Consoli è diventata anche produttrice e ha creato una casa discografica: la Narciso Records. L’etichetta ha lanciato, fra gli altri, il giovane cantautore catanese Fabio Abate, che ha aperto il concerto con i suoi brani melodici di alto livello. Pezzi interessanti, che il pubblico ha apprezzato da subito, anche se forse interpretati in modo un po’ troppo melodrammatico ed impostato. Stupendo il duetto con la Consoli nella bellissima La notte, in cui il pathos era giustificato dalla bellezza lirica del testo e il piccolo folletto dolce e nostalgico gridava: “La notte mi fai impazzir”.
La Consoli recentemente ha partecipato ad eventi umanitari importanti come il concerto benefico Amiche per l’Abruzzo a San Siro e al brano Domani con Jovanotti e Mario Venuti sempre per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto.
Di fronte a tanta bravura vocale e tecnica, a tanta passione e forza espressiva, a quella voce così calda ed ammaliante, a quella perfezione impossibile da raggiungere, a quel mondo intimo ed emozionante, personalmente ho avuto voglia di piangere. Non era tristezza o malinconia la mia, ma un inchino sentito di fronte a tanta bellezza.
Margherita Dinolfo