ARCI: «POLITICA POCO SENSIBILE VERSO LE ASSOCIAZIONI»
Sabato 6 marzo si è tenuto presso il circolo del Cotone il Congresso del comitato territoriale Arci Piombino-Val di Cornia Elba per il rinnovo delle cariche locali dell’associazione, l’elezione dei delegati al congresso nazionale, l’approvazione dello statuto e l’elezione degli organismi dirigenti e di garanzia.
Il presidente uscente Vittorio Pineschi ha presentato la propria relazione delineando le prospettive del Comitato territoriale indicando le priorità del lavoro da svolgere. Particolare attenzione è stata riservata alle conseguenze della cessione della Lucchini e al ruolo non solo simbolico che il circolo del Cotone può essere chiamato a svolgere in questo momento.
Dopo gli interventi di alcuni dei partecipanti, tra i quali l’assessore comunale Anna Tempestini, l’Ass. provinciale al lavoro Ringo Anselmi e la deputata Silvia Velo, le conclusioni del Presidente dell’ARCI Regionale Vincenzo Striano.
Si è poi proceduto all’elezione del nuovo Consiglio che è composto da:
Mauro Conflitti, Milvio Bottai, Paolo Brancaleone, Mauro Ferri, Sergio Goggi, Ado Grilli, Vittorio Pineschi, Eraldo Ridi, Giuseppe Trinchini, Michele Tumiati, Djiby Diop, Cristina Cenean, Gledis Ferrer, Anna Mencarelli, Francesca Palla.
Sono stati nominati come delegati per il Congresso Regionale: Milvio Bottai, Vittorio Pineschi e Paolo Brancaleone. Il consiglio ha poi riconfermato come presidente territoriale Vittorio Pineschi.
Durante la sessione pomeridiana si è svolta una tavola rotonda, molto partecipata, sul tema: “Le associazioni: oltre la partecipazione”. Gli intervenuti hanno convenuto di sollecitare le forze politiche per una maggiore sensibilità verso il mondo dell’associazionismo e del volontariato e di incontrarsi periodicamente su temi specifici e di comune interesse, dando vita ad un Laboratorio delle esperienze e delle idee a servizio del territorio.
La discussione ha mostrato una certa sofferenza da parte di tutte le associazioni e un certo disagio da parte dei più che hanno parlato dell’associazionismo come una sorta di “lusso” che molti non possono più permettersi, visto che ad un aumentare dei costi e delle richieste da parte degli utenti corrisponde una riduzione dei contributi pubblici e privati, vera linfa del volontariato.
Altro argomento trattato è stato quello dell’impegno civico dell’associazionismo in generale ed in particolare quello delle giovani generazioni. Alla scarsa partecipazione in generale dei più giovani, distratti da mille attività diverse, si è osservato uno spostamento del dibattito dalla piazza al web che ha generato si un incremento della circolazione delle idee, ma ha portato anche ad un “Cyber indignamento” che spesso non si trasforma in una reale protesta di piazza.