LA VOCE DI MARY CAREWE INCANTA PIOMBINO

mary_carewePlatea gremita al Teatro Metropolitan di Piombino (Li) lunedì 15 marzo 2010 per l’evento «Le più belle canzoni di Broadway. Intorno al Musical».
Evento particolare che ha visto l’Orchestra Regionale della Toscana (Ort) accompagnata da un ospite d’eccezione, la cantante di cabaret e non solo Mary Carewe, diretti dal direttore d’orchestra Nick Davies. La Carewe è nota per aver cantato nel film James Bond e di essere stata protagonista alla serata degli Oscar, ma anche per essersi esibita con le più importanti orchestre del mondo e per avere un repertorio molto variegato.

La serata era divisa in due tempi per una ventina di pezzi totali, introdotti in entrambi i casi da brani per solo orchestra.
Sin dai primi brani la voce della cantante colpisce per la sua versatilità. Si fa acida, acuta in arie come All that jazz tratto da Chicago, calda, melodiosa e dolcemente modulata in altri pezzi come I dreamed a dream tratta da Les miserables.
Mary Carewe si dimostra ottima interprete, fascinosa, completa poiché riesce a parlare anche con il linguaggio del corpo oltre a quello vocale e ad essere magicamente espressiva. Con le mani tesse note e fili immaginari e, chiudendo gli occhi, la sua voce così particolare trasporta il pubblico in un altrove. Sembrava quasi possibile vedere proiettati in uno schermo immaginario posto in fondo al palcoscenico o nel soffitto del teatro immagini o spezzoni di film.
Un artista camaleontica che, attraverso l’espressività di corpo e voce, riesce a mutare pelle di volta in volta e divenire in breve tempo, con armonia e abilità, tragica eroina, donna dal cuore spezzato ma anche divertente entreneuse di cabaret. Addirittura riesce quasi a dare a se stessa un’età diversa a seconda del ruolo che interpreta. In arie come Someone to watch over me sembra una giovane donna non ancora disillusa che attende piena di speranze l’uomo della sua vita.

La voce della Carewe in certi brani raggiunge picchi altissimi e riesce a costruire castelli di suoni vertiginosi che subito si disfano in vallate di morbida panna. La grande interprete si dimostra anche affabile e disponibile mentre cerca di intrattenere il pubblico presentando di volta in volta le canzoni o i suoi brani preferiti.

La Carewe è anche un interprete generosa poiché in più occasioni rende omaggio all’orchestra mettendosi da parte sul palcoscenico, un po’ defilata, proprio per dare risalto a quell’orchestra che rischiava di essere oscurata dalla sua voce incantatrice.
Una donna che sa come tenere viva e vigile l’attenzione del suo pubblico che la guarda ammirata e fa, nel corso della serata, tre cambi d’abito, dimostrandosi così un vero e proprio animale da palcoscenico, una diva d’altri tempi con tutto il peso della melodrammaticità e del mestiere.

Per la ricorrenza dei vent’anni dalla morte di Leonard Bernstein, la Carewe omaggia il grande compositore e pianista con tre dei suoi pezzi più belli fra cui il famosissimo Somewhere tratto da West Side Story con un’interpretazione profonda e sentita. Entusiasmante l’interpretazione che l’orchestra dà a Raindrops falling on my head.
Il finale è incredibile e vede brani interpretati da performer molte note e che hanno calcato soprattutto le scene dei musical hollywoodiani come Liza Minnelli e Judy Garland. La voce della Carewe si fa delicatissima e a tratti potente mentre intona una magica Over the rainbow da Il mago di Oz.
A stupire ed emozionare il brano offerto come bis della serata: una incredibile Memories tratta dal musical Cats. C’è da dire che la Carewe è perfettamente all’altezza delle due interpreti che hanno portato e reso noto il pezzo in tutto il mondo: Barbra Streisand ed Elaine Paige ed il brano deve aver dato al pubblico gli stessi brividi e la stessa pelle d’oca che ha dato a me visto che si è alzato in una standing ovations per ringraziare la cantante e tutta l’orchestra della splendida e magica serata.

Margherita Dinolfo

Scritto da il 18.3.2010. Registrato sotto cultura, Foto, Recensioni, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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