LUTTAZZI IRRIVERENTE, VOLGARE, MA FANTASTICO A RAIPERUNANOTTE (1° T)
Un Daniele Luttazzi esplosivo dopo otto anni di assenza forzata dalla televisione si scatena a Raiperunanotte. Entra acclamato dal pubblico del Paladozza di Bologna ma finge di salutare il pubblico di Rai uno e del teatro delle vittorie di Roma.
Inizia dicendo ironicamente che lo sketch è approvato dalla Cei, ma poi ovviamente si dilunga, come nel suo stile, in lunghe descrizione su particolari rapporti sessuali. Luttazzi non comprendeva come la fiducia nei confonti di Berlusconi da parte degli italiani superi il 60% “nonostante sia reazionario, nonostante i conflitti interessi, emergenze gestite da cricche, razzismo di stato, leggi ad personam, etc, etc..”.
Come mai ? Luttazzi lo spiega attraverso una lunga dissertazione sui rapporti anali per concludere che l’Italia si trova nella terza fase del rapporto, quello in cui gode invece di sentire dolore. La prima fase, secondo il comico, prevede il progetto di penetrazione del “sodomizzatore”, la seconda fase funziona grazie al servilismo dei giornalisti e alla nullità dell’ opposizione, la terza, quella in cui ci troviamo ora in Italia, è l’orgasmo da sottomissione.
Luttazi conclude quindi il monologo ricordando che “odiare i mascalzoni è cosa nobile” perchè a ben vedere significa elogiare gli onesti.
Da vedere, ma solo per stomachi e vesciche (te la fai a dosso dalle risate) forti.
Il secondo tempo lo potete vedere qui: http://www.youtube.com/watch?v=bGuUtAnmjN8
Ma tu sei malato, questa è roba da bordello di paese in campagna, altro che ridere…
Se la volgarità fa ridere, allora è meglio piangere, per un “artista” che non sa fare di meglio che spoloquiare con tutti i termini che una buona educazione censura. Ridevamo di e con Sordi, Manfredi, Totò, ma,e chiedo loro scusa per il confronto, deve avere proprio niente da dire chi farebbe piangere anche il più affezionato lettore del Vernacoliere.