PIOMBINO: PUNTI DI VISTA DIVERSI SULLE PARI OPPORTUNITA’
Riportiamo il commento dell’assessore Anna Tempestini e di alcune donne EX CPO al comunicato stampa dell’opposizione di Centro destra sulla Commissione pari opportunità.
«La posizione dei gruppi consiliari di minoranza in merito alla composizione della Commissione Pari opportunità del comune di Piombino – inizia l’assessore Tempestini – dimostra un interesse nei confronti della parità di genere che non ha trovato corrispondenza, purtroppo, al momento delle elezioni.
Francamente non si può pensare di rivendicare il ruolo dei partiti all’interno della commissione, e questa è stata in una prima fase la richiesta di chi oggi protesta, quando non si è stati capaci di portare in Consiglio una rappresentanza di genere.
Se in Consiglio sono state elette donne del solo PD, poche purtroppo, non è certo una colpa e ora, a pieno diritto, così come era anche nel vecchio regolamento, entrano a far parte della CPO.
Mi pare altresì offensivo nei confronti delle associazioni che hanno avanzato richiesta di ammissione alla CPO un bollatura politica.
Le associazioni sono per loro natura apartitiche e rappresentano certo e fortunatamente sensibilità diverse e composizione eterogenee.
Sono poche le associazioni che hanno fatto richiesta? Vorrei ricordare che con il nuovo regolamento si è inteso ricondurre la composizione della Commissione alle finalità proprie della parità di genere e su questo, se del caso, si può dissentire.
Se ci sono altre associazioni che potevano fare richiesta e non l’hanno fatto per libera scelta, il regolamento prevede anche l’ingresso successivo.
Da donna mi spiace davvero vedere come si cada in strumentalizzazioni sul tema delle pari opportunità solo in particolari situazioni mentre non se ne parla, anzi, si considera argomento risibile, nella pratica quotidiana.
Credo – conclude l’assessore – che il modo migliore per sgombrare il campo da questa pochezze sia il lavoro quotidiano, sperando che soprattutto le donne siano in questo alleate».
Anna Tempestini
Assessore alle Pari opportunità
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DONNE EX CPO: ECCO IL LORO PUNTO DI VISTA
Riportiamo il punto di vista di alcune EX del Comitato Pari Opportunità, allo scopo di chiarire ancora meglio al lettore cosa può essere accaduto dentro quella commissione del Comune di Piombino.
«Abbiamo atteso pazientemente quasi un anno prima di intervenire pubblicamente nel dibattito sulla nuova composizione della Commissione pari opportunità. E non è certo per mancanza di passione, di opinioni o di parole che lo facciamo solo oggi. Ci siamo imposte il silenzio fino a quando non fosse stato ben chiaro a quale risultato sarebbe approdata questa scelta restrittiva e incomprensibile portata avanti dall’assessore alle Pari opportunità e dal sindaco in prima persona.
Adesso che la composizione asfittica , ben controllabile della nuova Cpo è sotto gli occhi di tutti, possiamo ben dire che la volontà politica di questa giunta era l’azzeramento di un percorso difficile ma indispensabile di partecipazione di tante donne alla vita sociale della città.
Ingenuamente, abbiamo creduto che fosse possibile un incontro ed un percorso comune di lavoro tra donne che operano nelle istituzioni, nelle associazioni, nei sindacati , nei partiti o semplicemente donne interessate a lavorare insieme. Abbiamo creduto che per una volta la meritocrazia, la passione, il disinteresse, la ragione, avrebbero prevalso sulle logiche della politica.
Ci siamo sbagliate. Sappiamo bene che non è in discussione la qualità e la quantità del nostro lavoro, come ci è stato ripetuto tante volte. Anche perché sarebbe stato difficile provare il contrario.
E allora perchè, mentre si parla , a ragione, di riflusso delle donne, di difficoltà a farle organizzare, a farle incontrare, mentre ci sono attacchi quotidiani ai nostri diritti e alla nostra dignità di persone, una amministrazione decide di smantellare una commissione in cui si incontrano tante donne di realtà diverse e lavorano insieme?
E perché, mentre si parla tanto di politche culturali dell’inclusione, di trovare momenti di incontro veri, di lavoro comune tra cittadini e amministratori che superino la ratifica di decisioni già prese da altri, ci si accanisce per cancellare una commissione ampia proprio perché inclusiva, aperta e pluralistica? Sempre che il pluralismo non sia considerata una teoria , una enunciazione a cui contrapporre, nella pratica, l’obiettivo del “Pensiero unico”.
Non possiamo prendere per buone le motivazion di chi ci accusa di essere state troppo sul territorio , e quindi poco istituzionali, troppo poco negli uffici del Palazzo a prendere ordini e troppo tra la gente.
La decisone di ridurre da 40 a 4 le associazioni presenti, la dice lunga sulla nuova composizione e sulla reale volontà di dare voce alle donne e di ascoltarle.
Sapevamo e sappiamo di essere poca cosa rispetto ai problemi di questa città. Ma la volontà di far partecipare, di ascoltare, di contaminarsi, non si esprime con le chiacchere, magari nei comizi, ma confrontandosi anche con chi non la pensa come noi. E’ faticoso e costa impegno. Ma non ci sono scorciatoie. Questo, le donne lo sanno bene.
Buon lavoro alla nuova commissione».
Alcune donne della precedente Cpo
Il parere espresso da Anna Tempestini e’ bellissimo, e’ un pare che riflette i nostri sentimenti.Brava Anna.
Elvia
Il parere espresso da Anna Tempestini e’ bellissimo, e’ un parere che riflette i nostri sentimenti.Brava Anna.
Elvia.