PIOMBINO: L’UNION RUGBY TIRRENO VOLA IN SERIE B
Erano passati 3 anni dall’ultima apparizione dell’Union nella serie cadetta. Dopo un campionato di alto livello, chiuso nelle prime posizioni, il 15 di Stefano Ghini centra una grande promozione sconfiggendo nelle finali playoff la Neroniana Anzio Rugby. Lo scontro diretto, dopo il pareggio 17 a 17 dell’andata, ha visto prevalere la compagine piombinese che chiude il ritorno al Venturelli sul 15 a 6. Abbiamo intervistato l’allenatore della squadra. Tra ringraziamenti e speranze per la prossima stagione,ecco cosa è emerso dalla nostra chiacchierata.
L’Union Rugby Tirreno torna in serie B dopo 3 anni. Cosa si prova ad essere stati protagonisti di questa avventura?
Tre anni fa’ l’Union conquistava la serie B in un momento particolare in quanto riusciva a mettere insieme il meglio di due società,Etruria e Cecina. Oggi riesce a farlo con i giocatori soltanto della prima. Infatti i giocatori del Cecina causa un diverso regolamento federale hanno partecipato ad un altro campionato di serie C. Conquistando la B il prossimo anno potremmo tornare a liste giocatori interscambiabili. La grande soddisfazione nasce anche da questo.
La squadra di quest’anno è formata quasi completamente da talenti locali e da ragazzi provenienti dalle giovanili. É stato un valore aggiunto per la promozione?
Il gruppo Ha una età media di 22-23 anni. Sono evidenti i grandi margini di crescita esistenti.
Quali sono state le chiavi di questo successo?
Questo è il risultato di un grosso lavoro svolto fin da metà degli anni 90. Questi ragazzi per lo più escono da esperienze e da successi agonistici conquistati con le squadre giovanili.
Quali sono le aspettative per la prossima stagione?
Le aspettative non possono che essere la permanenza in questa categoria per dare inizio ad un circolo virtuoso che ci porti a consolidare un livello di gioco adeguato alla categoria. Non è questa una cosa da poco se si considera l’esiguità dei nostri bilanci e la difficoltà a rafforzarci con giocatori di comprovata esperienza.
Grazie alla promozione dei ragazzi della pallanuoto dello scorso anno e alla vostra la città viene “onorata” dagli sport ritenuti da alcuni “minori”. Pensa che Piombino investa abbastanza in tutte le discipline?
Credo proprio di no. Anche in tempi non di crisi non ho visto grande slancio degli imprenditori locali a sostegno delle associazioni sportive che sono una risorsa fondamentale alla tenuta del tessuto sociale di ogni città.
Cosa direbbe ad un giovane per fargli scegliere il Rugby?
Che è uno sport dove troverà un gruppo di amici per condividere un progetto comune dove coraggio lealtà e spirito di sacrificio saranno le uniche discriminanti. Un ambiente motivato alla vittoria ma non esasperato dove il divertimento e il far parte del gruppo è già un successo…un bel campo una palestra a disposizione ed una club house attrezzata per piacevoli terzi tempi
Vuol dire qualcosa ai suoi ragazzi?
Ai ragazzi ho detto di tutto…mi scuso con loro se talvolta preso dalla passione ho esagerato,li ringrazio per l’impegno profuso e per la serietà e maturità che hanno dimostrato in tutti questi anni. Sono contento di loro per come si comportano in campo e soprattutto come sanno divertirsi e stare bene insieme. Sono convinto che ora il rugby a Piombino abbia radici stabili.
Andrea Fabbri