VENTURINA: SUCCESSO PER «SENZA VOCE» DEGLI STUDENTI DELLE CARDUCCI
E’ stato realizzato con grande successo presso la sala della Musica di Venturina lo spettacolo “Senza voce- frammenti di vite spezzate” dagli studenti della scuola media “G:Carducci” (classe II D), con la collaborazione del “Nuovo teatro dell’Aglio” nella figura di Chiara Migliorini e dell’artista Stefano Fontana.
“Senza voce” è uno spettacolo che parla di vite sacrificate in nome della giustizia, di violenza inflitta a innocenti. Parla di mafia e delle vittime della mafia lasciate senza respiro. Attraverso una serie di quadri i ragazzi-attori danno vita a immagini e metafore di un mondo oscuro e violento, di un’organizzazione criminale potente che si mangia lo Stato a morsi, come una madre sacra “che partorisce la morte”. I ragazzi portano in scena i loro corpi e le loro parole unendo movimenti da teatro-danza e parole dei testi di Giovanni Falcone, Roberto Saviano e riescono a creare una composizione suggestiva e commovente che vuole essere un messaggio diretto ad ogni cittadino, per non dimenticare l’opera di grandi uomini di giustizia che hanno combattuto per un’Italia migliore, per restituire voce alle terre soffocate dal crimine e per divulgare l’importanza estrema e vitale della parola contro la Mafia.
Lo spettacolo, rappresentato alla presenza di tutti gli studenti delle classi terze, del dirigente scolastico Raffaella Biagioli, del rappresentante del Questore di Livorno, commissario Tricoli , del Maresciallo dei carabinieri di Campiglia, Fabio Canneti, e dell’assessore alla cultura Jacopo Bertocchi, è stato definito “toccante, forte, commovente” da tutti i presenti e, riconosciuti gli alti valori civili che lo spettacolo descrive, verrà replicato all’interno di altre occasioni culturali. Non si vuole infatti perdere un’opera che veicola alti messaggi simbolici a tutti i cittadini e soprattutto ai giovani della società.
Il lavoro di laboratorio che ha portato alla sua realizzazione è stato il frutto di diverse fasi di lavoro: una prima parte di concentrazione per allenare l’attenzione dei ragazzi e un breve allenamento fisico costituito da un riscaldamento e da giochi di gruppo. Attraverso questa prima parte i ragazzi sono passati all’improvvisazione, regolata da alcune norme di spazio, sul tema della Mafia, in base ai materiali che, nel corso dei mesi, si sono aggiunti al progetto: estratti di testi quali “Gomorra” e “La parola contro la Camorra” di Roberto Saviano, “Cose di Cosa nostra” di Giovanni Falcone, riflessioni sul tema da parte dei ragazzi stessi, suggestioni musicali tra cui Fabrizio De André e la cantautrice siciliana Rosa Balistrieri: Durante le improvvisazioni si sono creati gesti, movimenti e immagini che, unite all’elemento del testo, sono diventati spunti importanti da definire nell’allestimento finale.
L’argomento è stato forte, brutale, commovente e straziante e ha coinvolto profondamente i ragazzi che hanno lavorato seriamente, uniti, emozionati, impegnati. Si sono ascoltati e sono diventati un vero gruppo, dando vita a un’opera importante ed estremamente sentita.
Non era la prima volta che la classe II D aveva lavorato sul tema della mafia, in quanto si era impegnata nel corso dell’anno nell’ambito del progetto “Responsabilità”, indetto dall’USP in collaborazione con la Questura di Livorno. Grazie a questo progetto c’è stata la possibilità di andare a Palermo sulla nave della Legalità e partecipare alla manifestazione anti-mafia che si è svolta lo scorso 23 maggio, indetta dalla Fondazione Falcone.
Questi gli studenti coadiuvati dalla professoressa di lettere Gori Manuela:
Bandini Edoardo, Bontà Chiara, Casalini Marco, De Rosa Valentina, Falchi Mariangela, Fulcheris Federico, Giuggioli Stefano, Gualtieri Alessio, Ianno Virginia, Martini Antonio, Nahal Ihssan, Polidori Valentina, Rossi Giulia, Savi Michela, Singh Satwinder, Sorresina Francesco, Tognazzi Mirko.